In Puglia emanate le regole per il reddito energetico regionale

Previsti contributi a fondo perduto per installare impianti a fonti rinnovabili nelle case e nei condomini. Ecco come funziona la misura e chi può richiederla.

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Il reddito energetico regionale della Puglia è pronto a partire.

Con il regolamento regionale n. 7 del 6 settembre 2021 (link in basso), infatti, la Puglia ha definito tutti gli aspetti che riguardano il funzionamento di questa misura, introdotta dalla legge 42/2019 per favorire la diffusione delle fonti rinnovabili e le modalità di autoconsumo energetico delle utenze domestiche (edifici in condominio e case indipendenti).

Il reddito energetico prevede di erogare contributi a fondo perduto con cui acquistare e installare impianti di produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili.

I contributi possono essere chiesti dai condomini (per le utenze elettriche a uso condominiale) e dai singoli proprietari e usufruttuari di unità abitative indipendenti o di unità immobiliari in condominio.

Più in dettaglio, è previsto:

  • per le singole utenze domestiche, indipendenti o in condominio, un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 6.000 euro, per ciascun intervento di acquisto e installazione di impianti fotovoltaici o solari termo-fotovoltaici o microeolici. Il 20% di questo contributo potrà essere, eventualmente, utilizzato per acquistare e installare impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, da abbinare comunque a uno degli impianti per la produzione di energia elettrica;
  • per i condomini, un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 6.000 euro per acquisto e installazione di impianti fotovoltaici o solari termo-fotovoltaici o microeolici, per le utenze elettriche a uso condominiale; il contributo massimo può salire a 8.500 euro se si installa anche un sistema di accumulo energetico.

Sono previsti anche i seguenti limiti massimi di contributo unitario:

  • per gli impianti fotovoltaici, termo-fotovoltaici ed eolici: 2.000 euro + 1.150 €/kW;
  • per gli impianti solari termici: a circolazione forzata 730 €/mq di superficie solare lorda; a circolazione naturale 271 €/mq di superficie solare lorda;
  • per gli accumuli 1.000 €/kWh, con riferimento agli impianti a servizio di condomini.

Ricordiamo che ogni utente beneficiario dovrà sottoscrivere una convenzione con il Gse per attivare il servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta dagli impianti e dovrà cedere alla Regione gli eventuali crediti maturati nei confronti del Gse, in ragione del servizio di scambio sul posto.

Inoltre, nell’erogazione del contributo saranno favoriti:

  • i nuclei familiari in condizioni di disagio socio-economico valutate sulla base dell’indicatore ISEE;
  • i nuclei familiari composti da cinque o più componenti, le giovani coppie e i nuclei familiari formati da anziani che abbiano superato il sessantacinquesimo anno, nonché i nuclei familiari con più di due figli minori;
  • i nuclei familiari con almeno un componente affetto da invalidità o handicap riconosciuti dalle autorità.

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