POC Energia: il bando da 355 milioni è scomparso, enti locali in stallo

CATEGORIE:

Il Ministero dell'Ambiente ritarda l’assegnazione dei fondi Ue per l’efficienza energetica degli edifici pubblici. Alla Camera un’interrogazione chiede spiegazioni.

ADV
image_pdfimage_print

Dopo tre mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n. 263 del 9 novembre 2024) della delibera n. 53 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS), a firma del ministro Giorgetti, non c’è ancora nessuna traccia dell’avviso per l’assegnazione delle risorse agli enti locali del POC (Programma Operativo Complementare) “Energia e Sviluppo dei Territori 2014-2020”, finanziato dalla Commissione Europea PON Impresa e Competitività – Asse VI.

Per molte imprese, associazioni e soprattutto comuni è un ritardo ingiustificato e inaccettabile che mette a rischio l’efficacia della riprogrammazione del POC che è destinato alla promozione dell’eco-efficienza e alla riduzione dei consumi di energia primaria negli edifici e nelle strutture pubbliche anche con l’utilizzo di fonti rinnovabili (Documento sulla riprogrammazione del POC – giugno 2024), con un cofinanziamento al 100% a carico delle risorse europee.

Nonostante la delibera del CIPESS abbia incrementato la dotazione del programma di 234.868.937,80 euro, portandola a un totale complessivo di 355.241.258,08 euro, l’avviso per l’assegnazione agli enti locali ad oggi non è ancora stato pubblicato.

Questo ritardo secondo alcune voci che provengono dalle istituzioni sarebbe dovuto a mere questioni tecniche-organizzative. Ma tutto ciò rischia di compromettere seriamente la possibilità per gli enti locali, già a conoscenza di tale opportunità, di programmare gli interventi, tenendo anche conto che la stessa delibera fissa come data di scadenza dei programmi operativi il 31 dicembre 2026.

Lo ha stigmatizzato anche una interrogazione scritta del 6 febbraio rivolta al Mase, con primo firmatario il deputato del Pd, Marco Simiani,

Si legge che il programma è un’occasione strategica per accelerare il percorso verso la transizione energetica dei Comuni italiani, specificando poi che molti enti locali si sono già attivati, predisponendo la documentazione necessaria e investendo risorse pubbliche per essere pronti al bando.

Eppure, senza l’avvio immediato delle procedure di assegnazione, il rischio concreto è quello di comprimere i tempi di realizzazione degli interventi, mettendo in difficoltà le amministrazioni, visto la conseguente incertezza operativa e finanziaria, e compromettendo quegli interventi orientati al miglioramento dell’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale dei territori.

Non solo come segnalato nell’interrogazione, ma anche per le imprese attive in questi interventi e per chi usufruisce delle risorse come i Comuni sarebbe gravissimo che, in un momento in cui la lotta alla crisi climatica richiede azioni rapide e coordinate, si rallentino processi fondamentali per la transizione energetica e la decarbonizzazione del Paese.

Pertanto, i firmatari dell’interrogazione chiedono che l’avviso venga pubblicato senza ulteriori ritardi, e garantire che i fondi vengano utilizzati in modo efficace, senza sprechi.

ADV
×
0
    0
    Carrello
    Il tuo carrello è vuotoRitorna agli abbonamenti
    Privacy Policy Cookie Policy