In futuro potremo riscaldare o raffrescare abitazioni e uffici con vetri intelligenti, in grado di regolare automaticamente la temperatura degli ambienti interni?
La nuova ricerca condotta da un gruppo di scienziati di varie università (Nanyang Technological University di Singapore, University of Wyoming, Huazhong University of Science and Technology) va proprio in questa direzione.
Pubblicata su Science e intitolata “Scalable thermochromic smart windows with passive radiative cooling regulation”, la sperimentazione ha permesso di sviluppare in laboratorio un vetro auto-adattativo che risponde alle variazioni di temperatura, passando dal riscaldamento al raffrescamento in differenti condizioni climatiche.
Questo vetro “intelligente” è privo di componenti elettrici ed è formato da un materiale composito con nano-particelle di biossido di vanadio “drogato” con tungsteno, polimetilmetacrilato (PMMA) e un rivestimento a bassa emissività.
In pratica, spiega una nota divulgativa della Nanyang Technological University, il vetro è in grado di modulare contemporaneamente il riscaldamento e il raffreddamento, lavorando su differenti spettri luminosi.
In particolare, il raffreddamento radiativo (radiative cooling) irradia spontaneamente gli infrarossi a onde lunghe nello spazio esterno, fornendo “potenza” di raffreddamento nelle stagioni più calde.
Secondo le simulazioni compiute dai ricercatori, questa finestra consente di risparmiare fino al 9,5% di energia rispetto ai migliori vetri a bassa emissività attualmente in commercio, considerando un edificio per uffici di medie dimensioni.