L’Europa si allea con Bill Gates per investire nell’energia pulita

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Lanciato il fondo Breakthrough Energy Europe con capitali pubblici e privati da destinare alle aziende innovative nel campo delle rinnovabili.

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Finanziare le aziende più innovative nel campo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, portando sul mercato le loro tecnologie: ecco l’obiettivo dell’intesa siglata tra Commissione Europea e Breakthrough Energy Ventures (BEV), il fondo privato d’investimento da 1 miliardo di dollari, presieduto da Bill Gates per sostenere le attività delle piccole compagnie “verdi”.

Il fondatore ed ex amministratore delegato di Microsoft, divenuto filantropo e ora molto attento ai problemi ambientali, ha creato con Bruxelles il nuovo fondo comune d’investimento Breakthrough Energy Europe (BEE), che avrà una capitalizzazione iniziale pari a 100 milioni di euro.

Metà della somma arriverà dal gruppo di finanziatori green capeggiato da Bill Gates, altri 50 milioni invece saranno destinati a BEE da InnovFin, un “ombrello” di strumenti finanziari che rientra nel programma di ricerca e sviluppo Horizon 2020.

Finora, ha dichiarato Gates a Bruxelles dopo la firma dell’accordo, citato dall’agenzia di stampa EurActiv, Breakthrough Energy ha investito in una ventina di progetti da quando è nato il fondo a dicembre 2016, focalizzati però sugli Stati Uniti.

Ora l’ambizione è far crescere l’innovazione tecnologica a livello europeo.

Così il fondo appena istituito, evidenzia una nota della Commissione Ue (neretti nostri) “collegherà finanziamenti pubblici e capitale di rischio a lungo termine per far sì che ricerca e innovazione nel settore dell’energia pulita possano essere immesse sul mercato nel modo più rapido ed efficiente”.

Breakthrough Energy Europe “si concentrerà sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e sulla promozione dell’efficienza energetica nei settori dell’energia elettrica, trasporti, agricoltura, industria manifatturiera, edilizia. È un progetto pilota che può servire da modello per iniziative analoghe in altre aree tematiche”.

Bruxelles, in particolare, punterà a lanciare un’industria europea dell’accumulo energetico.

Le batterie, infatti, dovranno diventare il cuore di un sistema energetico e dei trasporti sempre più elettrificato, come aveva rimarcato la stessa Commissione Ue quando aveva presentato, lo scorso maggio, il suo Piano strategico per le batterie che, tra le altre cose, mira a realizzare almeno una decina di super-fabbriche nei prossimi anni.

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