Nel 2018 la produzione da rinnovabili cresce del 9,8%, ma solo grazie all’idroelettrico

È di 112,8 miliardi di chilowattora la generazione da fonti rinnovabili elettriche, pari al 35,1% della domanda, che è cresciuta nel 2018 solo dello 0,4%. Insieme eolico e fotovoltaico producono quasi 1,4 TWh in meno del 2017.

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Ammonta a 112,8 miliardi di chilowattora la generazione da fonti rinnovabili elettriche nel 2018 in Italia, a fronte di una domanda elettrica nazionale di 321,9 TWh.

Pertanto lo scorso anno le rinnovabili sono riuscite a coprire il 35,1% della richiesta di elettricità. In questo grafico la quota delle rinnovabili sulla domanda elettrica: il dato di quest’anno è inferiore solo al 2014.

Questi dati, da fonte Terna (report mensile allegato in basso), possono essere confrontati con quelli del 2017 e si può subito notare come le rinnovabili crescano di oltre 10 TWh (+9,8), mentre la domanda totale di energia elettrica di appena lo 0,4%.

Tutto il contributo in surplus delle fonti verdi è nell’idroelettrico (con un altro exploit anche a dicembre scorso) che lo scorso anno ha prodotto 11,7 TWh in più del 2017, con un significativo aumento del 31,2% (vedi tabella Terna).

Tutte le altre fonti rinnovabili hanno un segno negativo. In particolare il fotovoltaico che cala del 4,7% (-1,1 TWh circa). Insieme eolico e fotovoltaico producono nel 2018 circa 40,2 TWh, quasi 1,4 TWh in meno del 2017. Eolico e FV coprono così il 12,5% della domanda (nel 2017 erano, insieme, al 13%).

In diminuzione sensibile anche la generazione da termoelettrico (-7,6%), confermata anche dal minore utilizzo di gas nel comparto, circa 23 mld di mc, pari a -8,1% sull’anno precedente.

Il saldo con l’estero è in aumento del 16,3%, con una crescita delle importazioni di elettricità del 10% (+4,3 TWh circa sul 2017). Un gap che è andato a coprire quasi totalmente una produzione netta in calo dell’1,8%, cioè di circa 5 TWh rispetto al 2017.

Nel 2018 il record mensile di richiesta di energia elettrica si è avuto a luglio con 30,4 TWh.

Su base territoriale lo scorso anno la variazione percentuale del fabbisogno di elettricità è stata pari al +0,6% nel Nord, al +1,4% al Centro, -1,6% al Sud e -0,2% nelle Isole (nella tabella il dato ancora più scorporato per area).

In questo grafico l’andamento della produzione da fonti rinnovabili dal 2014 a oggi, unitamente all’evoluzione dei consumi elettrici del paese.

La minore produzione da solare del 2018 rispetto al 2017 (dato che sarà meglio analizzato nelle prossime settimane) fa sì che oggi l’energia solare soddisfi il 7,1% della domanda elettrica nazionale, mentre nel 2017 questa quota era al 7,5%.

Qui invece le quote coperte da tutte fonti pulite negli anni che vanno dal 2014 al 2018.

Nel 2018 la percentuale dell’idroelettrico sul totale della generazione da rinnovabili è risultata pari al 43,7% (grafico sotto). Seguono il fotovoltaico (20,3% contro il 23,4% del 2017), la bioenergia (15,7%) e l’eolico (15,3% contro il17,1% del 2017).

Visti i dati poco soddisfacenti di fotovoltaico ed eolico (e l’incertezza sui livelli di produzione futura dell’energia idraulica), ci auguriamo che a partire da quest’anno e, comunque, non più tardi dal 2020, ricominci uno sviluppo importante di nuove installazioni e revamping/repowering, visto che da queste tecnologie viene richiesto un contributo, rispettivamente, triplo e doppio, al 2030, cioè in “soli” 12 anni.

Il seguente documento è riservato agli abbonati a QualEnergia.it PRO:

Rapporto mensile Terna (dicembre 2018)

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