Il Milleproroghe è legge: un anno in più per la maggior tutela, il punto sulla liberalizzazione

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Slitterà da luglio 2019 a luglio 2020 la fine del mercato tutelato dell’energia. Attesa a breve la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale. Il testo del provvedimento.

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La fine del servizio di maggior tutela slitterà di un anno, da luglio 2019 a luglio 2020, come previsto in queste settimane (vedi anche QualEnergia.it con le novità in arrivo verso il mercato libero di luce e gas): difatti, con 151 voti favorevoli, 93 contrari e 2 astenuti, il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione per il DL “Milleproroghe” n. 91/2018, senza modifiche rispetto al testo votato in precedenza alla Camera.

Il provvedimento (allegato in basso) diventa quindi legge ed è atteso alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Lo slittamento di altri 12 mesi per la maggior tutela nel mercato dell’energia, ricordiamo, era stato introdotto nel Milleproroghe in prima lettura al Senato su emendamento della maggioranza.

Il rinvio, aveva commentato ad agosto il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Davide Crippa, dopo l’approvazione dell’emendamento, si è reso “indispensabile considerando che, visto il precedente termine di luglio 2019, non sussistono le necessarie garanzie di informazione per i consumatori, di mercato, di competitività e di trasparenza”.

Crippa poi aveva annunciato che il Governo avrebbe lavorato “da subito con tutti i soggetti coinvolti come Arera, Agcm, operatori del settore e consumatori, al fine di raggiungere l’obiettivo fondamentale di garantire alla collettività un mercato energetico efficiente, sostenibile e trasparente”.

SE la fine della maggior tutela arriverà solo nel 2020, il processo graduale verso la liberalizzazione totale sta continuando. Pochi giorni fa abbiamo fatto il punto sulle nuove offerte “di transizione” disponibili, ma vale la pena ripetersi:

La fine della Tutela Simile

Già dal primo luglio di quest’anno, non è più possibile sottoscrivere le offerte di Tutela Simile per la fornitura di energia elettrica, lanciate a gennaio 2017, che in sintesi prevedevano una durata non rinnovabile di 12 mesi alle stesse condizioni contrattuali della Maggior Tutela, ma con uno sconto una tantum, diverso da fornitore a fornitore, applicato nella prima bolletta (ma poi con la delibera 555/2017/R/com l’Autorità ha disposto la possibilità di rinnovare per altri 12 mesi la medesima fornitura, applicando le condizioni economiche stabilite dal contratto di Tutela Simile, a eccezione dello sconto).

Un tipo di contratto che, come avevamo spiegato qui, ha avuto poco successo tra gli utenti.

Cosa succederà, allora, quando finiranno i 24 mesi di durata massima complessiva della Tutela Simile?

Secondo la recentissima delibera 449/2018/R/eel, il fornitore dovrà comunicare al cliente, con un preavviso non inferiore a tre mesi, la data in cui il contratto terminerà e le tre scelte possibili:

  1. aderire a un’offerta del mercato libero dello stesso fornitore;
  2. sottoscrivere un’offerta sul mercato libero con un altro venditore;
  3. tornare al servizio di maggior tutela fino alla sua eliminazione ai sensi della legge.

Se, invece, il cliente non sceglierà una delle tre opzioni, la delibera stabilisce che il fornitore dovrà continuare a erogare energia al suo cliente, applicando però un contratto standard PLACET a prezzo fisso di sola fornitura, quindi senza la facoltà di aggiungere altri servizi o bonus.

Che cosa sono le offerte PLACET

Dal primo marzo 2018, i venditori hanno dovuto inserire tra le rispettive offerte di luce e gas, rivolte alle famiglie e alle piccole imprese, anche le cosiddette PLACET con Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela (da cui l’acronimo), dove le condizioni contrattuali sono prefissate dall’Autorità, ma i prezzi, che possono essere fissi o variabili, sono liberamente stabiliti dal venditore.

Per quanto riguarda il prezzo dell’energia, è prevista una struttura unica, articolata in quota punto (€/cliente/anno) e in quota energia (proporzionale ai volumi prelevati, €/kWh o €/Smc).

A sua volta, la quota energia può essere variabile, cioè indicizzata al prezzo della materia prima nei mercati all’ingrosso con l’aggiunta di uno spread definito dal venditore, o fissa per un certo periodo (un anno).

Inoltre, le offerte PLACET non possono prevedere addebiti ulteriori per la ricezione della fattura o l’accesso ai propri consumi. Il cliente riceverà anche uno sconto nel caso di fatturazione elettronica e domiciliazione dei pagamenti, come accade già oggi per la maggior tutela.

Il contratto ha durata indeterminata, fatta salva la facoltà di recesso, con condizioni economiche rinnovate ogni 12 mesi e un prezzo comunque liberamente definito tra le parti.

Come sarà il nuovo Portale Offerte

Dal primo luglio 2018 è disponibile sul sito dell’Autorità il nuovo Portale Offerte, che sostituirà completamente il Trova Offerte entro la fine dell’anno.

In questo momento, sul portale si possono consultare tutte le offerte PLACET dei venditori di elettricità/gas al dettaglio per famiglie e piccole imprese.

A breve, la piattaforma online inserirà le informazioni sui diversi contratti luce/gas del mercato libero, oggi disponibili sul Trova Offerte (è bene ricordare che i venditori inserivano le offerte sul “vecchio” comparatore su base esclusivamente volontaria), oltre ai riferimenti economici del servizio di maggior tutela, in modo da facilitare il paragone tra i contratti PLACET, quelli del mercato libero e quelli della maggior tutela.

Entro dicembre, poi, il nuovo motore di ricerca visualizzerà tutte le offerte presenti sul mercato libero dell’energia, che i fornitori saranno obbligati a inserire senza alcuna possibile esclusione, al contrario di quanto avveniva in precedenza con il Trova Offerte.

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