La Germania aggiungerà 2,152 GW di fotovoltaico alla sua potenza installata, di cui circa 1 GW agrivoltaico.
L’Agenzia federale per le reti, infatti, ha comunicato ieri gli esiti di una gara chiusa il 1° luglio che ha registrato 495 offerte per 4,2 GW, circa il doppio della potenza messa a bando.
“La forte concorrenza – commenta il presidente dell’Agenzia, Klaus Müller – ha garantito valori di aggiudicazione bassi – tra 4,50 e i 5,24 cent€/kWh – e quindi un minor fabbisogno di fondi pubblici”.
Dal punto di vista territoriale, il maggior volume di progetti ammessi si trova in Baviera (700 MW), seguita da località in Schleswig-Holstein (244 MW) e Brandeburgo (231 MW).
Queste stesse aree vengono prese ad esempio anche in una comunicazione del 30 agosto fatta dalla stessa Agenzia, in questo caso per sottolineare le differenze zonali dei costi per la gestione delle reti riversati in bolletta: la forbice è tra i 5 e i 15 centesimi di euro a kWh.
Per questo motivo è stata approvata una determina di “equa distribuzione dei costi di rete derivanti dall’integrazione delle energie rinnovabili”.
Il presidente Müller sottolinea come si stia cercando di “creare tariffe di rete giuste per persone e aziende che vivono e operano in regioni con una forte espansione delle Fer. La transizione energetica è un compito comune e gli investimenti nelle reti vanno a vantaggio di tutti”.
In particolare, gli importi agevolati per distributori chiamati a un maggiore impegno verranno finanziati mediante “un sovrapprezzo sul costo dell’elettricità” per tutti i consumatori del Paese.
Lo scenario in cui si muovono le nuove disposizioni è ricostruito dalla stessa Agenzia quando spiega che “molte reti di distribuzione elettrica non sono ancora sufficientemente digitalizzate e ampliate”.
I relativi costi, però, si manifestano diversamente in tutta la Germania poiché le turbine eoliche vengono costruite soprattutto al Nord, mentre i grandi impianti fotovoltaici nelle regioni prevalentemente rurali.
Gli investimenti di rete vengono finanziati dai clienti elettrici attraverso le bollette, ma “i costi non sono distribuiti equamente tra tutti gli utenti della rete”.
Da qui un percorso di misure correttive che l’Agenzia ha avviato grazie a una legge sull’industria energetica di dicembre 2023.
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