Fotovoltaico, in sette mesi perde 1,1 TWh di produzione

Finora il fotovoltaico in Italia ha prodotto 1,1 milardi di kWh in meno sul 2017. Come se venisse a mancare una potenza di circa 1.500 MW di solare. Nel complesso però tutte le rinnovabili elettriche generano 6,5 TWh in più, grazie soprattutto all'idroelettrico.

ADV
image_pdfimage_print

A luglio la domanda di energia elettrica è in aumento dell’1,3% rispetto a luglio 2017, con un leggero calo della produzione di fotovoltaico ed eolico.

Nel complesso le rinnovabili nel mese di luglio crescono di circa mezzo terawattora grazie ad una discreta performance dell’idroelettrico e contribuiscono per il 36,6% della domanda elettrica mensile.

Questi in sintesi i dati tratti dal report mensile di Terna (pdf allegato in basso), che continuano a registrare, su base annua, una tendenza al ribasso della produzione elettrica da solare .

Infatti nel periodo gennaio-luglio 2018 il fotovoltaico perde in produzione 1,1 TWh (-7,1%). È come se, volendo fare dei calcoli teorici, nel parco fotovoltaico italiano venisse a mancare, da un anno all’altro, la produzione di circa 1.500 MW di impianti.

Partendo dalla tabella di Terna vediamo come ora procedono i consumi elettrici nazionali su base annuale e la generazione da fonti rinnovabili in Italia, con l’ausilio di alcune nostre elaborazioni.

Le fonti rinnovabili nei primi sette mesi dell’anno hanno generato 69,6 TWh (miliardi di kWh), circa 6,5 TWh in più sullo stesso periodo 2017, quindi con una crescita del 10,3%. In aumento anche rispetto al 2015 e al 2016, ma non rispetto al 2014, come si vede dal grafico.

Le rinnovabili in questo 2018 hanno finora soddisfatto il 36,9% della domanda elettrica italiana che resta abbastanza stabile rispetto ad anno fa (+0,4%). Una quota nettamente più elevata del 2017.

La crescita delle fonti pulite è ancora da collegare all’aumento della produzione idroelettrica (+29,3%), con quasi 7 TWh in più a confronto con lo stesso periodo del 2017. Nel periodo gennaio-luglio l’energia idrica, con 30,7 TWh, ha soddisfatto il 16,3% dei consumi di energia elettrica nazionale (era al 12,6% nel 2017).

Come detto, in diminuzione il solare fotovoltaico, che passa dall’8,3% del 2017 al 7,6% di quest’anno.

L’eolico contribuisce finora per il 5,8% della richiesta elettrica del periodo (era al 5,4% nel 2017, con quasi 800 GWh in più). Al 5,5% sono le bioenergie e all’1,8% la geotermia.

Nel grafico la quota coperta dalle diverse fonti fino a luglio negli anni che vanno dal 2014 al 2018.

Sommando la produzione di eolico e fotovoltaico in questi primi sette mesi vediamo che insieme hanno generato quasi 25,3 TWh, cioè 300 GWh in meno del 2017.

Insieme le due fonti hanno soddisfatto finora circa il 13,4% della domanda elettrica nazionale, pari, in termini assoluti, a circa 5,4 TWh in meno sul solo idroelettrico.

Nel periodo gennaio-luglio 2018 la quota di idroelettrico sul totale della generazione da rinnovabili è stata pari al 44,1% (grafico sotto). Seguono il fotovoltaico (20,7%) e l’eolico (15,6%).

ADV
×