Ferrovie, idrogeno, veicoli elettrici: cosa c’è nel nuovo Pnrr per i trasporti puliti

Tante risorse andranno al potenziamento delle linee ferroviarie ad alta velocità. Le misure più importanti per la mobilità sostenibile.

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Nel Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) trasmesso ieri, domenica 25 aprile, dal governo alle Camere, e di cui è attesa nelle prossime ore la presentazione del premier Draghi in Parlamento, ci sono diverse misure che riguardano i trasporti a basso impatto ambientale.

Nella componente “Transizione energetica e mobilità sostenibile” (che, ricordiamo, fa parte  della missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”) figurano varie linee di investimento dedicate ai trasporti puliti, per un totale di circa 9,4 miliardi di euro.

Un ulteriore miliardo è riservato agli investimenti in batterie per i diversi settori, tra cui i trasporti elettrici.

A questi bisogna sommare 31,4 miliardi tra fondi Ue e fondi nazionali, assegnati alla missione “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” che si divide in due componenti fondamentali: ferrovie e logistica integrata.

Vediamo di seguito i principali progetti per i trasporti, previsti nella componente sulla transizione energetica:

  • circa 40 stazioni di rifornimento per idrogeno nei trasporti stradali, dando priorità alle aree strategiche per i trasporti pesanti (camion);
  • sperimentazione dell’idrogeno nel trasporto ferroviario con la creazione di circa nove stazioni di rifornimento per i treni su sei linee ferroviarie;
  • circa 570 km di piste ciclabili urbane e metropolitane e di circa 1.250 km di piste ciclabili turistiche;
  • 240 km di rete attrezzata per le infrastrutture del trasporto rapido di massa suddivise in metro (11 km), tram (85 km), filovie (120 km), funivie (15 km) con focus dell’intervento sulle aree metropolitane delle maggiori città italiane;
  • 7.500 punti di ricarica rapida per veicoli elettrici in autostrada e 13.755 colonnine nei centri urbani, oltre a 100 stazioni di ricarica sperimentali con tecnologie per lo stoccaggio di energia;
  • rinnovo flotte bus e treni verdi elettrici/a idrogeno: si parla di acquistare 3.360 bus a basse emissioni per il trasporto pubblico locale e 53 treni;

Per quanto riguarda, invece, la componente delle infrastrutture, il Pnrr assegna 24,7 miliardi alle ferrovie (più circa 3 miliardi complementari), di cui la fetta maggiore per l’alta velocità.

Questi i principali interventi proposti:

  • sviluppo dell’alta velocità/capacità e velocizzazione della rete ferroviaria per passeggeri e merci;
  • completamento dei corridoi ferroviari TEN-T;
  • completamento delle tratte di valico;
  • potenziamento dei nodi, delle direttrici ferroviarie e delle reti regionali;
  • riduzione del gap infrastrutturale Nord-Sud.

Gli interventi nella logistica, infine, hanno a disposizione poco più di 3 miliardi, quasi tutti da fondi nazionali complementari.

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