Revisione al rialzo dei target Pniec, estensione del Fer 1 e varo del Fer 2, semplificazioni del permitting, recepimento delle direttive europee e pubblicazione di molti decreti attesi dagli operatori, da quello sui Certificati bianchi, al regolamento per rimodulare le sanzioni Gse.
Questo e molto altro nelle linee programmatiche del nuovo ministero della Transizione ecologica, illustrate oggi dal ministro Roberto Cingolani davanti alle commissioni Ambiente, Attività produttive e Industria di Camera e Senato (video e documento in basso).
Rinnovabili
Partendo dall’energia pulita, Cingolani ha annunciato “un’integrazione del Pniec già nei prossimi mesi: con un rafforzamento di target e linee di azione, insieme alle riforme richieste per un’attuazione efficace e efficiente del Pnrr”.
Sulle rinnovabili elettriche il target è quello fissato dalla Ue, il 72% al 2030: “un’impresa epica”, ha affermato il ministro, sottolineando che occorre “potenziare la ricerca e la produzione in Italia di tecnologie per la decarbonizzazione, per non dover dipendere dall’estero in questo settore strategico, e rendere più sostenibile la filiera agroalimentare”.
Occorre definire, ha ricordato, il decreto Fer 2 – atteso ormai da anni – ed estendere la durata temporale del Fer 1, “al fine di consentire nuove procedure di asta o registro anche dopo settembre 2021”.
Sono inoltre attesi, si legge nelle linee guida programmatiche, il decreto interministeriale per incentivare gli impianti a biogas entrati in esercizio prima del 2007 che non godono di altri incentivi pubblici sulla produzione di energia, e il decreto che modifica la disciplina dei controlli e delle sanzioni in materia di incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili di competenza del Gse.
Si procederà inoltre al recepimento della direttiva Ue RED II 2018/2001 sulla promozione dell’uso dell’energia rinnovabile e all’individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili.
Riforma delle autorizzazioni
Come già nelle note MEF sul Pnrr e in altri interventi dello stesso Cingolani, le linee programmatiche MiTe mostrano che è ormai chiaro quanto sia urgente sciogliere il nodo permitting.
Anche se la Commissione Via-Vas “ha gestito efficacemente” il flusso delle istruttorie ad essa sottoposte, “occorre tuttavia smaltire un arretrato, accumulatosi nell’ultimo periodo di attività della Commissione precedente”, ha spiegato il ministro, annunciando di voler “approntare la soluzione ottimale” per recuperare il ritardo accumulato.
Con l’accordo e l’indirizzo del Parlamento, ha affermato, “vanno individuati correttivi mirati che non siano l’ennesima rielaborazione dei sistemi di permitting”, bensì siano “ispirati alle migliori pratiche amministrative nazionali”. Parlando di “inefficienze patologiche”, Cingolani ha affermato che “occorre rivedere il meccanismo delle aste per gli impianti di fonti rinnovabili”, citando il successo della gara in Spagna.
“Già state avviate”, ha spiegato, interazioni con il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile e con il ministero della Cultura “per realizzare un sistema di permitting che offra procedure, tempi e soluzioni certe sull’intero territorio nazionale e che si attenga a parametri oggettivi nella valutazione dell’impatto degli impianti di energie rinnovabili, anche, per esempio, nelle aree a vocazione agricola non sottoposte a vincolo”.
Il ministero, inoltre, “incentiverà la realizzazione di consultazioni pubbliche”, mentre si cita il “modello Genova” come “esempio di governance virtuosa”.
Mercati energetici
Riguardo ai mercati energetici, diverse le azioni in programma: recepimento della Direttiva 944/2019 e del Regolamento 943/2019 sull’integrazione del mercato elettrico europeo; attuazione del capacity market; sviluppo di sistemi di accumulo, con riferimento esplicito ai pompaggi.
Sul fronte bollette poi si vuole procedere su: sgravi sugli oneri di sistema per le imprese a forte consumo di gas; superamento del regime dei prezzi regolati di energia elettrica e gas; redazione dell’elenco dei venditori di energia elettrica e dell’elenco dei venditori di gas.
Cingolani ha poi sottolineato l’importanza del meccanismo dell’interrompibilità, emersa nel confronto con Terna sull’adeguatezza del sistema elettrico.
Efficienza energetica
Deve essere concluso, ha ricordato il ministro, l’iter di approvazione del decreto che definisce gli obiettivi del meccanismo dei Certificati bianchi nel periodo 2021-2024.
È poi “di prossima approvazione” la Strategia per la riqualificazione del parco immobiliare nazionale (Strepin), prevista dalla direttiva EPBD III.
Mobilità
Sul versante della mobilità sostenibile, ci sarà l’attuazione del Piano di azione per la mobilità sostenibile, previsto nel recepimento della cd. direttiva DAFI
“Le azioni specifiche – ha spiegato il ministro – riguardano la promozione dei biocarburanti, del biometano e dell’idrogeno con uno specifico riferimento all’ambito dei trasporti. Occorre però puntare decisamente sulla mobilità elettrica sviluppando una tecnologia degli accumuli che permetta di costruire una filiera nazionale delle batterie e incrementando, a tal fine, la ricerca nazionale.”
A proposito, “nei prossimi mesi” si dovrà dare attuazione alle norme del decreto Semplificazioni relative allo stanziamento di 90 milioni di euro per il finanziamento di infrastrutture di ricarica elettrica per forniture di imprese, il cui decreto attuativo “è in corso di redazione”.
GPP ed economia circolare
Altre azioni in programma illustrate: il monitoraggio dell’implementazione dei decreti legislativi di recepimento del “Pacchetto economia circolare” e la predisposizione dei decreti correttivi; definizione del Piano d’azione nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica amministrazione con l’obiettivo di massimizzare la diffusione del Green Public Procurement; adozione di Criteri Ambientali Minimi per i nuovi settori merceologici; stesura dei decreti relativi alla cessazione della qualifica di rifiuto (cd. end of waste); aggiornamento del Programma nazionale di prevenzione rifiuti; revisione del registro per la tracciabilità dei rifiuti.
Sugli idrocarburi nazionali è poi intenzione del ministero definire il PiTESAI entro il termine di legge del prossimo 30 settembre, “assicurando la collaborazione delle Amministrazioni regionali e lo svolgersi dei compiti di loro competenza e individuando un quadro definito di riferimento, da sottoporre a VAS, delle aree ove è consentito lo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale”.
Il video dell’audizione:
Le linee programmatiche del MiTe (pdf qui):
linee MiTE-1