Efficientamento energetico del porto di Taranto: non solo Pnrr

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Previsti una serie di interventi che dovrebbero tagliare la bolletta di quasi 800mila euro l'anno.

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L’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Ionio – Porto di Taranto ha avviato una serie di progetti con l’obiettivo di conseguire una maggiore sostenibilità delle attività portuali proprie, dei concessionari e degli operatori portuali, con importanti risparmi economico finanziari e una sensibile riduzione dell’impatto ambientale.

Se alcuni interventi potenzialmente utili per la riduzione dell’impatto ambientale, quali il rifornimento delle navi con GNL o impianti per la produzione di idrogeno, sono attualmente di difficile attuazione a causa di carenze normative o per caratteristiche particolarmente innovative, altri sono in grado di contribuire da subito alla sostenibilità di una città già particolarmente provata dall’impatto delle industrie inquinanti.

Nel suo Documento di Pianificazione Energetica e Ambientale del Sistema Portuale (DEASP) e con i fondi del PNRR, l’Autorità ha decisamente puntato su interventi di breve periodo ma di impatto significativo.

Coinvolgendo l’intera comunità portuale attraverso la somministrazione di un questionario, l’AdSP ha redatto un bilancio energetico del Porto che comprende sia la gestione energetica degli immobili, i consumi per l’illuminazione, riscaldamento e raffrescamento, che l’illuminazione esterna, i mezzi di movimentazione e il trasporto terrestre e i mezzi marittimi.

L’Autorità ha elaborato i dati raccolti, stimato i consumi complessivi divisi per settori e proposto interventi di riqualificazione energetica e produzione di energia da fonte rinnovabile corredati da analisi puntuali di costi e benefici.

I consumi energetici del Porto di Taranto

Grazie al censimento, per l’anno 2021 è stato stimato un consumo di energia elettrica totale pari a 25.415 MWh di cui 1.565 MWh di consumi elettrici propri di AdSP e 23.850 MWh per i concessionari.

Dal grafico seguente si può vedere come la maggior parte dei consumi elettrici sia imputabile ai servizi portuali di movimentazione alimentati a energia elettrica (61%) seguiti dalla illuminazione esterna (29%).

Tuttavia, i mezzi di trasporto e movimentazione, sia via terra che via mare, sono alimentati prevalentemente a gasolio e benzina con un consumo annuo di 1.549.014 litri.

A questi si aggiungono i 937.938 litri di carburante per alimentare le navi residenti, principalmente rimorchiatori (93%), Motobarche e altre navi di supporto.

Ci sono infine i consumi delle navi scalanti, derivanti dalle manovre e dallo stazionamento in porto, che ammontano a 14.216 tonnellate di gasolio.

Dalla tabella precedente si vede che il maggior contributo in termini di consumi energetici è dato dai mezzi marittimi, ossia dalle navi residenti e scalanti, che contribuiscono ai consumi con una percentuale superiore all’80%. A seguire, come importanza, vi è il vettore energetico che pesa circa il 10% e infine i mezzi terrestri, che oscillano intorno al 7%.

Gli interventi di efficentamento energetico in fase di progettazione e realizzazione a Taranto

Sulla base del bilancio energetico, l’AdSP ha effettuato una valutazione costi-benefici e una stima degli investimenti necessari per i seguenti principali interventi energetico-ambientali:

1) installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici e relamping degli spazi esterni e dell’illuminazione interna: gli interventi saranno finanziati dai concessionari e dall’ADSP rispettivamente per gli edifici e gli impianti in concessione e per quelli pubblici.

2) realizzazione di un sistema per la distribuzione e fornitura di elettricità alle navi in banchina (banchine pubbliche, Molo Polisettoriale e Pontile Petroli): finanziato con il contributo di 55 milioni di euro del Pnrr.

La tabella seguente riepiloga gli interventi per il Porto di Taranto, suddivisi per classe (Interventi in corso di realizzazione, interventi in corso di programmazione, interventi a lungo termine) e per tipologia.

Il parco eolico offshore

Di particolare interesse è il parco eolico offshore inaugurato a Taranto a fine aprile 2022 che Renexia, società del Gruppo Toto, ha realizzato al largo del Molo Polisettoriale tarantino.

Beleolico, questo il nome dell’impianto, è costituito da 10 aerogeneratori da 3 MWp, per una potenza complessiva di 30 MW che, nei 25 anni di vita utile, dovrebbe assicurare la produzione di 58 mila MWh e un risparmio di 730 mila tonnellate di CO2.

AdSP Porto di Taranto e Renexia hanno firmato un accordo che prevede l’acquisto di parte dell’energia elettrica prodotta dall’impianto eolico da destinarsi al soddisfacimento dei fabbisogni energetici del Porto di Taranto.

Il patto prevede che il quantitativo di energia acquistata da AdSP sia almeno pari al 10% dell’energia prodotta annualmente dall’impianto eolico e, comunque, non inferiore a 220 MWh annui. Inoltre, il prezzo di acquisto non supererà i 300,00 €/MWh e in ogni caso dovrà sempre essere inferiore del 10% rispetto al prezzo ottenuto applicando le migliori condizioni contrattuali previste nelle convenzioni e accordi quadro messi a disposizione da Consip SpA.

L’impianto fotovoltaico dell’ADSP

Allo scopo di produrre localmente energia elettrica, e al netto dei propri autoconsumi immetterla in rete o cederla in parte o totalmente al POD del Molo Polisettoriale, l’ADSP si propone di realizzare un impianto fotovoltaico connesso alla rete con installazione su pensilina di superficie pari a circa 2.000 m2. Si comporrà di 908 moduli solari fotovoltaici monocristallini per una potenza elettrica complessiva di 345 kWp e una produzione di energia elettrica totale di oltre 520 MWh/anno.

Sulla base delle bollette del Molo Polisettoriale, il cui consumo annuo del 2020 è pari a circa 996 MWh, grazie all’energia prodotta e autoconsumata dall’impianto si avrebbe un risparmio sui consumi di energia elettrica pari a circa 514 MWh e un risparmio economico annuo di circa € 92.531.


Gli impianti fotovoltaici dei concessionari

Considerando la disponibilità delle coperture degli edifici assegnati ai concessionari, si potrebbero realizzare impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di circa 2 MWp. Il consumo totale annuo di energia elettrica dei concessionari, al netto della quota di consumi relativa all’illuminazione esterna, ammonta a circa 15.680 MWh/anno mentre la produzione totale annua dell’impianto di 2 MWp è stimata in 3.132 MWh.

L’ipotesi prevede di sfruttare questa energia elettrica come se gli utenti del Porto di Taranto costituissero una Comunità Energetica. Sebbene l’AdSP abbia fatto sapere che per la sua costituzione si attenderanno i decreti attuativi, in questa prospettiva, stimando una percentuale di condivisione pari al 40% e considerando un prezzo medio dell’energia per la condivisione pari a 110 €/MWh, si ipotizza un risparmio potenziale di oltre € 300.000 all’anno.


Elettrificazione delle banchine

Con 41.457 MWh/anno di energia elettrica prodotta grazie ai 55 milioni di euro del PNRR, l’AdSP intende realizzare tre interventi per fornire energia elettrica alle navi in stazionamento in tre diversi ormeggi per sostituire circa 9.120 tonnellate/anno di consumi di gasolio.

L’energia erogata dai convertitori dell’impianto di cold ironing a pieno regime ammonterebbe a circa 481.800 MWh per una fornitura potenziale teorica pari a circa 385.000 MWh/anno. Considerando un costo di realizzazione medio “chiavi in mano” pari a 1.000.000 €/MWp, si può stimare una potenza globale dell’impianto di circa 55 MW.

Nell’ambito di queste ipotesi è stato valutato il prezzo di break-even per coprire i costi della gestione del servizio di cold ironing (48,24 €/MWh), nonché il prezzo di energia elettrica di break-even per gli armatori (189,36 €/MWh).

Illuminazione esterna dei concessionari

L’investimento di circa 800.000 euro per la sostituzione delle armature attualmente in uso con le corrispondenti lampade LED, viene recuperato in soli 3 anni con un risparmio annuo di 263.835 euro.

Risparmi economici, energetici e riduzione dell’impatto ambientale

Grazie ai differenti interventi proposti, si stima un risparmio energetico annuo totale di oltre 6.000 MWhel/anno con un costo di investimento iniziale complessivo di circa € 3.787.000 e un risparmio economico annuo ottenibile di € 790.456.

Per l’intervento di cold ironing nelle tre banchine è ancora allo studio lo schema per la gestione degli impianti e conseguentemente lo schema di ricavi. Secondo l’AdSP, risulta in ogni caso di tutto rilievo l’impatto positivo sulla riduzione delle emissioni, oltre che dei consumi di energia primaria, che è il parametro col quale misurare l’efficacia dell’intervento rispetto agli obiettivi di sostenibilità energetico-ambientale.

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