Edilizia pubblica residenziale: rinnovabili ed efficienza nel Piano Casa di Foggia

All'interno del Piano Casa della città di Foggia è stato avviato un cantiere per la costruzione di un edificio residenziale pubblico dotato di impianto fotovoltaico, tecnologia per la contabilizzazione del calore e collettori solari.

ADV
image_pdfimage_print

Realizzare un nuovo edificio pubblico residenziale, con otto alloggi, dotato di un impianto fotovoltaico, un impianto termico centralizzato con moduli utenza per la contabilizzazione del calore e dell’acqua calda sanitaria, collettori solari ad alto assorbimento e bassa emissione per la produzione di acqua calda sanitaria.

Questo l’obiettivo del nuovo cantiere aperto a Foggia nell’ambito del “Piano Casa” per lo sviluppo sostenibile dell’edilizia pubblica residenziale nel comune.

Il progetto – spiega una nota della Regione Puglia – ha un valore di un milione e duecentomila euro e prevede l’abbattimento di un edificio di un solo piano, un tempo destinato ad attività commerciale, ma attualmente in avanzato stato di degrado e abbandono.

L’edificio che si realizzerà prevede il piano terra adibito a box auto di pertinenza di ciascun alloggio e locali tecnici condominiali. Sugli ulteriori quattro livelli fuori terra, saranno distribuiti due alloggi per piano di superficie utile pari a circa 67 mq.

Questo progetto non è un caso isolato nel Comune di Foggia. In occasione dell’apertura di questo nuovo cantiere sono stati infatti presentati i risultati di un recente intervento di efficientamento energetico realizzato nel quartiere Borgo Croci.

L’intervento di recupero – spiega la nota del Comune – finanziato per circa un milione di euro, si è articolato su due lotti costituiti da due edifici a torre uguali e parzialmente confinanti situati nei pressi di Largo il Candelaro.

Ciascuno degli edifici, caratterizzati al piano terra da un porticato e al piano interrato da autorimesse, si sviluppa su 7 piani distribuendo ciascuno 4 alloggi per piano, per un totale complessivo di 56 alloggi.

I due edifici, ultimati tra la fine degli anni ’90 e il 2000 presentavano un degrado delle facciate legato prevalentemente alla qualità dell’involucro e alle sue prestazioni in termini di coibenza termica.

L’intervento di recupero – approfondisce la nota – oltre che alla ristrutturazione su un piano estetico delle facciate, ha riguardato l’efficientamento energetico dell’involucro (facciate, intradosso portico e copertura) mediante la posa in opera di un sistema di isolamento a cappotto sulle facciate e al piano pilotis realizzato con lastre di poliuretano, unitamente al rifacimento completo della stratigrafia della chiusura orizzontale di copertura.

L’intervento di recupero del solo involucro murario ha permesso di modificare la classe energetica degli alloggi, passando dalla Classe F alla Classe D.

ADV
×