Con il Fondo complementare del Pnrr le aree del centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016 possono beneficiare di fondi per 71 milioni di euro destinati alla realizzazione di comunità energetiche rinnovabili.
Il relativo bando del 2022 ha visto la partecipazione dell’80% degli enti ricadenti nei due crateri sismici, con una richiesta complessiva di 400 milioni di euro.
Per dare attuazione ai progetti sono state approvate le linee guida operative destinate alle Amministrazioni che vogliono sviluppare impianti a fonte rinnovabile nell’ambito delle Cer, anche nel caso in cui abbiano necessità di avvalersi del partenariato pubblico-privato.
Tali linee guida sono state aggiornate con ordinanza n. 97/2024 del commissario straordinario per la ricostruzione, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 205 di ieri, 2 settembre 2024 (disponibile in basso).
Il documento sottolinea da subito che nel caso di partenariati su progetti che prevedono “un contributo pubblico medio eccedente il 50% del valore complessivo del quadro tecnico economico”, ci sarà una classificazione dell’investimento “on balance”.
Questo significa che “dette operazioni saranno considerate un investimento dell’ente concedente e, di conseguenza, dovranno essere totalmente registrate nel bilancio dell’ente, generando un debito pari alla quota finanziata dal partner privato”.
Per questo motivo, prima si stipulare il partenariato, l’Amministrazione pubblica locale dovrà verificare la propria capacità di copertura del debito a bilancio.
Inoltre, per l’individuazione del partner privato, le linee guida definiscono uno specifico schema di avviso pubblico, se non si volesse procedere per proposte spontanee.
Nel primo caso “il coinvolgimento di un’ampia varietà di attori economici è molto vantaggioso” stimolando “una concorrenza che potrebbe tradursi in offerte più favorevoli per l’ente pubblico”.
Infine, il documento ricorda che il bando Cer per i Comuni dei crateri sismici è stato suddiviso prevedendo due sezioni di spese ammissibili: quelle che contribuiscono al calcolo del contributo in conto capitale fino al 40%, ai fini dell’accesso alla tariffa premiale Tip, e quelle che non rientrano in questa casistica.