Bonus e utilizzo dei crediti in 10 anni: manuale e piattaforma aggiornati

Tutto quello che c'è da sapere per la rateizzazione in 10 anni dei crediti derivanti da Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche.

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È stata aggiornata, insieme al relativo manuale, la “Piattaforma Cessione Crediti” accessibile dall’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate.

Questa nuova funzionalità permette a imprese edilizie, banche e altri cessionari titolari di crediti provenienti da Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche di inviare la richiesta di ripartizione in 10 anni dei crediti non ancora utilizzati e per i quali è stata comunicata la prima opzione entro lo scorso 31 marzo.

Come abbiamo già scritto, dal 2 maggio è possibile inviare la richiesta (QualEnergia.it “Superbonus e utilizzo crediti in 10 anni, via alle comunicazioni alle Entrate“).

Le modifiche applicate alla piattaforma e al relativo manuale – spiega una nota delle Entrate pubblicata sul portale Fisco Oggi – rispondono all’esigenza di allineamento con la nuova disciplina introdotta dal decreto “Aiuti-quater” (articolo 9, comma 4, del Dl n. 176/2022), che consente appunto di diluire in 10 rate annuali i bonus edilizi residui (spettanti ma non utilizzati) derivanti dalle opzioni di cessione del credito o sconto sul corrispettivo.

Con la risoluzione n. 19 del 2 maggio 2023 (allegata in basso) sono stati invece istituiti i codici tributo necessari per spendere in compensazione, tramite F24, le somme derivanti dalla nuove rate.

La “Piattaforma Cessione Crediti” deve essere utilizzata dai titolari dei crediti e dai fornitori che hanno applicato lo sconto o dai cessionari dei bonus, per trasmettere telematicamente la comunicazione con cui dichiarano di aderire alla rateazione “lunga” e per effettuare un’interrogazione delle comunicazioni di rateazione effettuate.

Per accedere al servizio web, dopo l’autenticazione, occorre seguire il percorso “Servizi-Agevolazioni” e da qui selezionare la voce “Piattaforma Cessione Crediti”.

La sezione, per adeguarsi alla nuova disciplina, ha fatto spazio alla funzione inedita “Ulteriori rateazione”.

Il manuale che guida all’utilizzo del servizio precisa che la ripartizione può riguardare la quota residua delle rate dei crediti riferite agli anni:

  • 2022 e seguenti, per i crediti derivanti dalle comunicazioni delle opzioni per la prima cessione o lo sconto in fattura inviate fino al 31 ottobre 2022, relative al Superbonus (codici tributo 6921, 7701 e 7711)
  • 2023 e seguenti, per i crediti derivanti dalle comunicazioni inviate dal 1° novembre 2022 al 31 marzo 2023, relative al Superbonus (codici tributo 7708 e 7718), e dalle comunicazioni inviate fino al 31 marzo 2023, relative al Sismabonus (codici tributo 6923, 7703 e 7713) e agli interventi per il superamento e l’eliminazione di barriere architettoniche (codici tributo 7707 e 7717).

La quota residua di ciascuna rata annuale dei crediti interessati, non utilizzata in compensazione tramite modello F24, anche acquisita a seguito di cessioni successive alla prima opzione, può essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, a partire dall’anno successivo a quello di riferimento della rata originaria.

La comunicazione può riguardare anche solo una parte del residuo disponibile in quel momento e con successive comunicazioni potrà essere rateizzata, anche in più soluzioni, la restante parte e gli eventuali altri crediti nel frattempo acquisiti.

Le “nuove” rate risultanti dalla ripartizione costituiscono dei crediti utilizzabili esclusivamente in compensazione tramite modello F24 (senza bisogno di accettazione o altre formalità), dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno di riferimento, non possono essere cedute a terzi né ulteriormente suddivise. Inoltre, se non utilizzate nell’anno di riferimento non possono essere fruite negli anni successivi né chieste a rimborso.

Il manuale precisa inoltre che per comunicare la ripartizione dei crediti residui in dieci rate annuali, prima di tutto, occorre individuare attraverso l’apposita funzione di selezione la rata originaria da diluire, indicando l’anno di riferimento e/o il codice tributo.

L’applicativo, attraverso l’anno e il codice tributo, mostra le rate per le quali è possibile beneficiare dell’agevolazione.

Una volta identificata la rata da suddividere, cliccando sul pulsante “Conferma”, un’ulteriore finestra rende visibile il riepilogo del risultato ottenuto dal frazionamento in 10 quote, in modo che l’utente possa verificare l’esito dell’operazione prima di confermarla definitivamente.

Bisogna fare attenzione che la ripartizione è irreversibile e non può essere annullata o modificata. Per procedere definitivamente occorre, comunque, prima cliccare dal prospetto riepilogativo su “Rateizza” e inserire il codice Pin nella finestra di dialogo che apparirà (se richiesto).

La ripartizione in dieci rate è immediatamente efficace e il credito originario viene scalato dal plafond disponibile per il corrispondente importo e sostituito dalle nuove rate che ne sono derivate.

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