Bonifica per le coperture in amianto, due guide dell’Inail

Due documenti dell'Inail spiegano agli operatori come intervenire in caso di presenza di coperture in cemento amianto compatto o friabile. Il punto anche sulle detrazioni introdotte dalla Legge di bilancio 2019 per la bonifica dell'amianto.

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L’Inail ha pubblicato due nuovi fact sheet dedicati alla bonifica delle coperture in amianto (allegati di seguito).

Il primo, “La bonifica delle coperture in cemento amianto”, tratta dei MCA compatti, materiali che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l’impiego di attrezzi meccanici, ponendo particolare attenzione alle coperture in cemento amianto che, tra i MCA compatti, sono quelle che hanno avuto maggiore diffusione su scala nazionale.

Il documento – spiega l’Istituto nazionale – fornisce le indicazioni operative su come intervenire in caso di presenza di coperture in cemento amianto.

Invece, il secondo documento “Bonifica dei materiali contenenti amianto in matrice friabile”, tratta dei MCA friabili, materiali che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale, poiché hanno scarsa coesione e percentuali più elevate di amianto nella matrice.

A causa della loro scarsa aggregazione – aggiunge l’Inail – possono facilmente disperdere fibre nell’aria generando potenziali rischi per i lavoratori e la popolazione. Il documento fornisce le indicazioni operative su come intervenire in caso di presenza di questi materiali.

Rimozione amianto e tax credit

Ricordiamo ai nostri lettori che, tra le nuove agevolazioni fiscali introdotte dalla Legge di bilancio 2019, troviamo un credito d’imposta per le spese destinate a interventi su edifici e terreni pubblici e tra i lavori ammessi c’è anche la bonifica dell’amianto.

Il credito d’imposta spetta nella misura del 65% delle erogazioni effettuate ed è riconosciuto:

  • alle persone fisiche nei limiti del 20% del reddito imponibile
  • agli enti non commerciali nei limiti del 20% del reddito imponibile
  • ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 10 per mille dei ricavi annui.

Le risorse stanziate per il finanziamento dell’agevolazione sono pari a 1 milione di euro per il 2019, 5 milioni di euro per il 2020 e 10 milioni di euro a partire dal 2021 (vedi anche QualEnergia.it).

Link utili:

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