Assicurazioni e clima, fuga dal carbone ma ancora troppi investimenti nell’oil & gas

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La pagella delle 30 principali compagnie assicurative. Generali migliora, ma deve fare di più.

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Il settore assicurativo continua a minare gli sforzi per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi sul clima, continuando a finanziare gas e petrolio, nonostante un progressivo allontanamento dal carbone.

È quanto emerge dalla quinta edizione del rapporto “Insuring Our Future: The 2021 Scorecard on Insurance, Fossil Fuels and Climate Change”, promosso dalla campagna Insure Our Future, che coinvolge 26 organizzazioni di 14 Paesi e di cui fanno parte anche ReCommon e Greenpeace.

Lo studio (allegato in basso) classifica le 30 principali compagnie assicurative a livello mondiale valutando le loro policy in tema di sottoscrizione e investimenti in combustibili fossili.

Tra queste c’è l’italiana Assicurazioni Generali che, pur posizionandosi all’ottavo posto in classifica, insieme all’australiana Suncorp e alla francese Axa si distingue dalle altre compagnie assicurative per gli impegni di disinvestimento assunti rispetto a nuovi progetti di produzione di petrolio e gas.

Un passo decisamente positivo – commentano da ReCommon nel presentare il report – però parzialmente controbilanciato dalle politiche sul carbone del Leone di Trieste, ancora lacunose rispetto alle scelte di concorrenti europei e internazionali come Allianz e Axa.

Dall’analisi di Insure Our Future emerge che il disinvestimento quasi definitivo dal carbone è guidato dalle compagnie europee. Dal 2017, 33 compagnie assicurative hanno ritirato il proprio supporto al combustibile fossile più impattante sul clima. Di queste, dieci si sono aggiunte nell’ultimo anno.

Al contempo, però, è preoccupante che le compagnie di assicurazione continuino a finanziare l’espansione di petrolio e gas. I limitatissimi impegni di disinvestimento su questo fronte mettono a rischio il raggiungimento degli obiettivi climatici, denunciano Re Common e Greenpeace.

Questa alta esposizione nei confronti dell’oil & gas da parte delle compagnie assicurative ha allarmato anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, il quale, all’Insurance Development Forum dello scorso settembre ha richiamato l’intero settore alle proprie responsabilità, chiedendo che gli impegni per raggiungere la neutralità climatica non siano limitati alla dismissione del carbone, ma vengano estesi a tutti i combustibili fossili.

Il comparto assicurativo – spiega il rapporto – ha il potere e la responsabilità di guidare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, cessando di finanziare progetti e aziende che alimentano il riscaldamento globale ben oltre la soglia di sicurezza di 1,5 °C.

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