La Giunta della Sardegna ha presentato in Consiglio regionale un emendamento che interviene sul disegno di legge per le aree idonee, sul quale sono arrivati ieri circa mille emendamenti.
Le modifiche sono state illustrate oggi, 3 ottobre, dalla presidente Alessandra Todde in occasione di un vertice con la maggioranza che la sostiene.
Sono quattro, in particolare, le proposte di modifica al testo: “Si è chiarito come ci si deve comportare in caso di sovrapposizioni” tra aree idonee, non idonee e ordinarie; inoltre, si danno specifiche sul tema delle fideiussioni da presentare per realizzare gli impianti, dopo che la Giunta si è confrontata “con la centrale di committenza ed esperti del settore”.
Ancora, spiega la presidente, “abbiamo lavorato sulla deroga ai sindaci e su come deve essere articolata, anche perché nelle audizioni c’erano molte perplessità su questo percorso. Abbiamo chiarito che non c’è nessun tentativo di scaricare la responsabilità sui Comuni ma si vuole permettere alle comunità” di discutere progetti nel dibattito pubblico e, “se corrispondono a un vantaggio economico dimostrabile, possano essere portati in Regione per seguire un percorso ordinario”.
In questo caso il riferimento è alla possibilità data ai Comuni di presentare puntuali richieste di deroga su specifici progetti che ricadono in area non idonea.
Infine, conclude Todde, “abbiamo lavorato sul fondo da 678 milioni di euro” che secondo il Ddl incentiverà la realizzazione di fotovoltaico e accumuli tra 2025 e 2030. Da questo punto di vista “pensiamo che la vera transizione energetica parta da autoconsumo, comunità energetiche e da tutto il lavoro che possiamo fare con Rfi e Anas” per agire sulle “infrastrutture esistenti”; senza dimenticare “un asset che abbiamo già disponibile, l’idroelettrico, la vera batteria della Sardegna”.
In mattinata l’assessore all’Industria Emanuele Cani è intervenuto sull’emendamento di Giunta spiegando che, tra le modifiche previste, c’è anche il vincolo di distanza degli impianti dai siti tutelati, che passa da 2 a 7 km.
Da segnalare, infine, che il presidente del Consiglio regionale sardo, Piero Comandini, ha incontrato ieri una delegazione del comitato promotore del Ddl d’iniziativa popolare “Pratobello 24”, guidata dal sindaco di Orgosolo Pasquale Mereu. Il testo, si ricorda, è ancora più stringente rispetto a quello della Giunta sull’installazione di rinnovabili.
Per Comandini “il deposito delle oltre 210mila firme è un primo passo. Ora la parola passa al Consiglio regionale perché la legge va istruita per rispettare le procedure. Da domani mattina comincia l’iter di controllo delle firme così la legge potrà essere legittimamente discussa nelle commissioni competenti”.