Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sostiene il settore della ristorazione attraverso la concessione di un credito d’imposta a favore dei soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.
I criteri di accesso, le modalità e i termini di presentazione delle domande sono stati definiti dal decreto direttoriale del 29 novembre 2022 (allegato in basso).
Per poter beneficiare dell’agevolazione, i soggetti richiedenti devono essere residenti o stabiliti in Italia ed essere stati – nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 – alle dipendenze, di alberghi e ristoranti, oppure titolari di partiva IVA, per attività di cuoco professionista presso le stesse strutture.
Tra le spese ammissibili all’agevolazione ci sono quelle per l’acquisto di macchinari – destinati alla conservazione, lavorazione, trasformazione e cottura dei prodotti alimentari – con le seguenti classi energetiche elevate:
- A, B e C per i macchinari riportanti l’etichettatura su scala da A a G di cui al regolamento (UE) n. 1369/2017 del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 luglio 2017 (GUUE L 198 del 28 luglio 2017, e ss.mm.ii.)
- A+, A++ e A+++ per i macchinari riportanti l’etichettatura su scala da A+++ a D, di cui alla direttiva (UE) n. 30/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010 (GUUE L 153 del 18 giugno 2010)
- A+, A++ e A+++ relativamente ai soli apparecchi di cottura per i quali è applicato il sistema di etichettatura su scala da A+++ a G, di cui al regolamento (UE) n. 65/2014 della Commissione del 1° ottobre 2013 (GUUE L 29 del 31 gennaio 2014).
L’agevolazione è concessa sotto forma di credito di imposta ai sensi del regolamento “de minimis” e nella misura massima del 40% del costo delle spese ammissibili, sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022.
L’agevolazione massima concedibile a ciascun beneficiario non può, comunque, superare l’importo di 6mila euro.
Ai fini dell’ammissibilità, le spese devono essere pagate attraverso conti correnti intestati al soggetto beneficiario e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura o ricevuta.
Non sono ammissibili le spese relative a imposte e tasse. L’imposta sul valore aggiunto è ammissibile all’agevolazione solo se la stessa rappresenta per il beneficiario un costo effettivo non recuperabile.
Le domande possono essere presentate fino al 3 aprile 2023 (ore 15) tramite la piattaforma informatica dedicata su Invitalia.
- Il decreto (pdf)
Per informazioni: Ministero delle Imprese e del Made in Italy