Accumuli in Italia: forte incremento delle connessioni stand-alone

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Al 30 giugno erano connessi oltre 650mila impianti di storage elettrochimico. Il 39% della nuova capacità aggiunta quest'anno è relativa a sei grandi stoccaggi stand-alone.

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In Italia risultano connessi al 30 giugno 2024 650.007 sistemi di accumulo, con una potenza complessiva pari a 4,50 GW e una capacità complessiva pari a 9,62 GWh

L’82% di quest’ultima è attribuibile ad accumuli sotto i 50 kWh associati a impianti fotovoltaici.

I dati sono stati forniti da Terna ed elaborati da Italia Solare, ente del terzo settore che supporta modalità intelligenti e sostenibili di produzione, stoccaggio, gestione e distribuzione dell’energia attraverso le rinnovabili, in particolare il fotovoltaico.

La restante capacità è imputabile a 15 accumuli stand-alone per un totale di 1,53 GWh (466 MW) e ad accumuli associati a impianti termoelettrici ed eolici rispettivamente per 56 MWh (68 MW per un totale di 10 impianti) e 2 MWh.

Venendo alla distribuzione territoriale, la regione in testa per la quota maggiore di connessioni è la Lombardia, con 1.454 MWh. A seguire il Veneto con 1.081 MWh, l’Emilia-Romagna con 749 MWh, il Lazio con 577 MWh e il Piemonte con 568 MWh. Queste cinque regioni rappresentano da sole il 55% della capacità totale relativa ai soli accumuli associati a impianti fotovoltaici nel nostro Paese.

Gli accumuli stand-alone, invece, interessano anche le regioni del Sud. Gli impianti sorgono in Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Umbria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna. Sono 8 gli accumuli connessi nella zona di mercato Nord, per un totale di 1.456 MWh, ovvero il 95% della totale capacità di questa tecnologia.

In particolare il 2024 ha visto un notevole sviluppo per i sistemi di accumulo nel Paese. Nel primo semestre ne sono stati connessi 126.916, con una potenza complessiva pari a 1,05 GW e una capacità pari a 2,63 GWh.

Il 58% (1,55 GWh) di quanto connesso nell’anno in corso è attribuibile ad accumuli con capacità inferiore a 50 kWh associati a impianti fotovoltaici, mentre il 2% circa (48 MWh) ad accumuli con capacità superiore.

Inoltre, e questa rappresenta una novità, il 39% (1,04 GWh) è invece relativa a 6 stoccaggi stand-alone di cui il 31% è attribuibile a un solo impianto da 805 MWh (200 MW) connesso in provincia di Udine.

“Per quanto riguarda i sistemi di accumulo stand-alone alle unità Fast Reserve si stanno aggiungendo le unità remunerate nell’asta Capacity Market per l’anno di consegna 2024. Va ricordato che in parallelo si sta aggiornando il Codice di Rete, a seguito dell’entrata in vigore del TIDE, anche per meglio valorizzare il contributo dei nuovi asset di accumulo che si stanno connettendo al sistema elettrico italiano” ha commentato Fabio Zanellini, co-coordinatore del GdL Accumuli e Idrogeno di Italia Solare.

Secondo un report di SolarPower Europe, l’associazione del solare europeo, nel 2024 il nostro Paese sorpasserà la Germania per diventare il primo mercato europeo dei sistemi di accumulo elettrochimici (batterie) con 7,7 GWh di nuova capacità installata in dodici mesi, il doppio rispetto ai 3,7 GWh del 2023.

Su 22,4 GWh di nuove installazioni previste quest’anno in tutto il continente, l’Italia avrà quindi la singola fetta più ampia con il 34%, seguito da Gran Bretagna e Germania, entrambi con quote del 20% e 4,5-4,4 GWh.

Tornando ai dati Terna elaborati da Italia Solare, per la prima volta da un anno a questa parte, osservando la capacità connessa trimestralmente relativa ad accumuli sotto i 50 kWh associati a impianti fotovoltaici, si nota un calo del 30% tra il primo e il secondo trimestre 2024.

Una conseguenza della fine del Superbonus 110% e del blocco della cessione del credito, che hanno impattato negativamente il mercato del settore residenziale.

Guardando invece agli accumuli con capacità superiore a 50 kWh associati a impianti fotovoltaici, è stato registrato un incremento del 27% fra il quarto trimestre 2023 e il trimestre 2024 e un incremento del 118% fra il primo e il secondo trimestre 2024.

Sebbene la capacità connessa cumulata relativa a questi sistemi sia ancora bassa, pari a 108 MWh, il settore “sta crescendo rapidamente”, secondo Italia Solare. Infatti, il 44% dei 108 MWh totali, ovvero 48 MWh, è stato connesso nei primi sei mesi del 2024.

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