Tutte le novità per il Superbonus: aliquota al 90% nel 2023 per condomini e prime case

Come cambia la maxi detrazione fiscale in edilizia con il decreto Aiuti quater in vigore.

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Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto Aiuti quater (dl 18 novembre 2022, n. 176), recante “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica”, sono entrate in vigore le novità per il Superbonus 110%.

Vediamo come cambia la maxi detrazione fiscale in edilizia con il provvedimento del governo Meloni.

In sintesi, per gli edifici condominiali, la super aliquota scenderà al 90% dal 2023, con la possibilità di mantenerla al 110% se si presenterà la Cila entro il prossimo 25 novembre (ma questa scadenza potrebbe essere ancora modificata durante la conversione in legge).

Per quanto riguarda le abitazioni unifamiliari, si potrà avere il Superbonus al 90% per tutto il 2023 ma solo per interventi sulla prima casa e se il contribuente ha un reddito annuale non superiore a 15mila euro (calcolato applicando un quoziente familiare, come spiegato più avanti).

Chi ha completato almeno il 30% dei lavori al 30 settembre 2022 avrà poi tre mesi di tempo in più – quindi fino al 31 marzo 2023 – per utilizzare il 110%.

Cosa cambia per gli edifici condominiali

In sostanza, per i lavori negli edifici condominiali e in quelli composti da 2 a 4 unità immobiliari, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà tra più soggetti, il Superbonus seguirà il seguente schema:

  • 110% fino al 31 dicembre 2022;
  • 90% per tutto il 2023;
  • 70% per le spese sostenute nel 2024;
  • 65% per le spese sostenute nel 2025.

Come detto, si potrà utilizzare il Superbonus “pieno” al 110% anche nel 2023 se entro il 25 novembre 2022 è stata presentata la Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) e, in caso di interventi su edifici condominiali, se la delibera assembleare che ha approvato i lavori è stata adottata prima del 25 novembre 2022.

Si potrà mantenere il 110% nel 2023 anche per gli interventi di demolizione e la ricostruzione per i quali, al 25 novembre 2022, risultino presentate le istanze per acquisire i titoli abilitativi.

Cosa cambia per le abitazioni unifamiliari

Il provvedimento riapre le porte al Superbonus nelle abitazioni unifamiliari, che altrimenti sarebbe terminato al 31 dicembre 2022.

Grazie alle modifiche, dal primo gennaio 2023 si potrà usare la detrazione al 90% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, a determinate condizioni:

  • il contribuente deve essere titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare;
  • la stessa unità immobiliare deve essere adibita ad abitazione principale;
  • il contribuente deve avere un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro.

Inoltre, chi ha completato almeno il 30% dei lavori complessivi al 30 settembre 2022, potrà usufruire del Superbonus al 110% fino al 31 marzo 2023.

Per calcolare il reddito di riferimento bisogna sommare i redditi complessivi di tutti i componenti del nucleo familiare (contribuente, coniuge, soggetto legato da unione civile o convivente, familiari) e poi dividere la somma per un numero di parti (coefficiente) secondo lo schema seguente:

  • 1 se il nucleo familiare è formato solo dal contribuente;
  • 2 se nel nucleo familiare è presente un coniuge/soggetto legato da unione civile/persona convivente;
  • si incrementa il coefficiente di 0,5 se nel nucleo familiare è presente anche un familiare fiscalmente a carico;
  • si incrementa di 1 se ci sono due familiari fiscalmente a carico;
  • si incrementa di 2 se ci sono tre o più familiari fiscalmente a carico.

Inoltre, il decreto Aiuti quater introduce la possibilità di fruire in dieci rate annuali dei crediti di imposta non ancora utilizzati, derivanti dalle comunicazioni di cessione o sconto in fattura, inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022.

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