Parchi eolici italiani: una guida turistica da Legambiente

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Mappe interattive e informazioni sugli impianti, sui territori e sui percorsi che li attraversano.

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Legambiente ha pubblicato una guida che descrive undici parchi eolici, situati in sei regioni italiane, ognuno accompagnato da mappe interattive con informazioni sulle caratteristiche degli impianti, sulle bellezze dei territori e sui percorsi che li attraversano.

Il documento, pubblicato in inglese e in italiano e con una versione stampabile, contiene anche consigli utili su dove dormire, mangiare e su quali borghi e luoghi storici e artistici visitare.

L’idea di una guida turistica online – spiega una nota che ne accompagna la pubblicazione – nasce dall’obiettivo di permettere a tutti di andare a vedere da vicino queste moderne macchine che producono energia dal vento e di approfittarne per conoscere dei paesaggi fuori dai circuiti turistici più frequentati e che rappresentano oggi uno dei laboratori più interessanti per la transizione energetica.

Il progetto è stato realizzato con il contributo di Agsm, Edison, Erg, FERA, RWE e con il patrocinio di ANEV.

Parchi eolici e storia del territorio che li ospita

Nelle pagine, che alleghiamo in basso, i lettori troveranno anche storie e aneddoti per raccontare i territori.

Ad esempio, il paese dove è nato Sandro Pertini (Stella, in provincia di Savona) oppure quello di Tocco da Casauria, in provincia di Pescara, celebrato nel 2010 dal New York Times grazie proprio all’eolico, con l’articolo dal titolo “Il paese con il vento in poppa”, che ha portato al territorio rilevanza internazionale e favorito un’onda lunga turistica che ancora prosegue.

Dalle colline moreniche di Rivoli Veronese al centro di una rete di percorsi ciclabili intorno al Lago di Garda ai tratturi delle colline del Fortore molisano, seguendo rilievi e colline liguri e toscane con gli impianti di Cairo Montenotte, Savona, Pontinvrea, Scansano, Carpinaccio, per arrivare in Sicilia a una delle più famose opere di land art al mondo, il “Cretto” di Gibellina realizzato da uno straordinario artista come Alberto Burri.

Il viaggio attraverso questi luoghi e paesaggi si può percorrere a piedi, in bici o a cavallo tra sentieri sterrati e tratturi, strade locali. Già oggi lungo questi percorsi si incontrano turisti e sportivi, italiani e stranieri, scolaresche.

Perché due lingue

Il sito parchidelvento.it è in italiano e inglese proprio perché si tratta della prima guida turistica al mondo che si occupa di questo tema e per la crescente curiosità e volontà di scoprire queste originali macchine per produrre energia pulita dal vento a terra e in mare.

Oggi sono tanti i parchi che dalla Nuova Zelanda a Copenaghen, dalla Scozia all’Australia, dall’Inghilterra alla Germania passando per gli Stati Uniti e le Filippine sono ogni giorno meta di gite in barca o a piedi e che si sono organizzati proprio per rispondere a una crescente curiosità verso questi impianti e per i cambiamenti che stanno avvenendo anche nel fenomeno turistico, di persone sempre più in cerca di esperienze e scoperte. Per questo la guida raccoglie anche le storie di parchi eolici visitabili in diversi Paesi del mondo.

In continuo aggiornamento

La guida online realizzata da Legambiente è un work in progress. L’associazione ambientalista sta infatti selezionando altri impianti in tutta Italia “per dimostrare che la sfida della transizione energetica può essere vinta puntando su un modello di generazione energetica da rinnovabili distribuito che valorizza i territori, attento alle risorse presenti e a rafforzare la coesione economica e sociale delle comunità”.

guida turistica dei parchi eolici italiani def

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