Northvolt, l’azienda svedese che sta costruendo una gigafactory di batterie in Europa, ha raccolto altri 2,75 miliardi di dollari dai suoi investitori (tra cui Goldman Sachs Asset Management, Scania, Volkswagen e diversi fondi pensione svedesi) per finanziare le sue attività.
Volgswagen, in particolare, ha contribuito con 620 milioni di dollari a questa tornata di finanziamenti.
Così in totale, evidenzia una nota, Northvolt finora ha messo da parte più di 6,5 miliardi di $ con cui sviluppare il suo piano industriale, che prevede di arrivare ad almeno 150 GWh di capacità produttiva annuale di celle al litio entro il 2030 puntando così a conquistare il 25% del mercato europeo a quella data.
Intanto la società svedese ha già siglato contratti per oltre 27 miliardi di $ con diversi clienti del settore automotive e dello storage energetico, tra cui BMW, Fluence, Scania e Volkswagen.
Un altro obiettivo di Northvolt è puntare molto sul riciclo: il 50% dei materiali utilizzati per la produzione di nuove celle/batterie al 2030 proverrà da accumulatori usati.
L’azienda sta completando la sua prima super-fabbrica, Northvolt Ett, a Skelleftea, in Svezia. L’entrata in esercizio è prevista entro la fine dell’anno.
Il piano iniziale prevedeva una capacità produttiva annuale di 40 GWh poi aumentata a 60 GWh, in modo da rispondere alla crescente domanda di batterie sul mercato, tra cui soprattutto una nuova commessa da Volkswagen da 14 miliardi di dollari.
Nella nota, Northvolt afferma che intende costruire almeno altre due grandi fabbriche in Europa nei prossimi dieci anni, e che sta esplorando l’opportunità di realizzare uno di questi stabilimenti in Germania.