Nel caso di nuove costruzioni ad esempio, l’obiettivo è quello di realizzare edifici a basso consumo energetico, o quasi zero (NZEB, Nearly Zero Energy Building).
Chi progetta l’edificio deve adottare tutte le soluzioni possibili che minimizzano i consumi energetici derivanti da riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, illuminazione, trasporto interno e ventilazione, prevedendo al contempo una copertura minima da fonti rinnovabili.
In Lombardia i vincoli per gli edifici di nuova costruzione (tutte le destinazioni d’uso) sono in vigore dal 1° gennaio 2016 (Decreto n. 6480).
Nel mondo della climatizzazione, la maggior parte delle aziende leader nel settore, tra cui Panasonic, stanno perciò investendo in soluzioni alimentate da fonti rinnovabili. La pompa di calore aria-acqua Aquarea ad esempio, compatibile con pannelli fotovoltaici, fa parte di questa nuova generazione di soluzioni che impiegano l’aria come fonte di energia rinnovabile e gratuita per riscaldare o raffrescare la casa, e produrre acqua calda sanitaria.
Per capire quali sono i vantaggi a livello di risparmio energetico e riduzione delle emissioni di CO2 utilizzando la tecnologia a pompa di calore rispetto a quella tradizionale delle caldaie, potrebbe tornare utile fare riferimento a dei valori indicativi.
In quest’ottica Panasonic ha eseguito un calcolo che stima il fabbisogno di riscaldamento e ACS per diverse metrature di un edificio tipo al variare della sua classe energetica di appartenenza, e ha analizzato i conseguenti costi ed emissioni se si utilizza una pompa di calore anziché una caldaia.
Fatte le dovute semplificazioni (l’ipotesi di fondo è che la suddivisione delle classi è ottenuta lavorando solo sull’involucro, quindi una classe superiore è data da un minore fabbisogno di energia termica) e fissati dei parametri di input, si evince che con la pompa di calore le emissioni di CO2 sono meno della metà (fattori di emissione Enea) e i consumi sono circa un quarto (si passa da un consumo di metano ad un consumo di energia elettrica), riuscendo a risparmiare fino a 600 €/anno (con fabbisogno termico stimato di circa 17.000 kWh/anno).
Questi valori possono ancora migliorare se si installa un impianto fotovoltaico in abbinamento alla pompa di calore.
Progetto delle residenze Vanzaghello Green
La soluzione Aquarea, a partire dal 2018, è rientrata a far parte di un progetto innovativo a Vanzaghello, in provincia di Milano: il complesso “Residenze Vanzaghello Green” di Costruzioni De Novara s.r.l.
Il progetto nasce con l’obiettivo di offrire unità abitative di alta qualità, confortevoli e a misura d’uomo, con un’attenzione particolare alla valorizzazione e alla salvaguardia delle aree verdi.
Il complesso prevede la realizzazione di otto edifici, due palazzine e sei ville singole. Le due palazzine (una nella foto in alto) saranno su tre livelli fuori terra e un piano interrato destinato alle autorimesse e ai vani accessori. Gli 8 appartamenti per palazzina, di varie ed ampie metrature, avranno le facciate principali esposte ad Est ed Ovest.
Tutte le unità immobiliari di questo complesso saranno dotate di Attestato di Prestazione Energetica (classe di riferimento A4) con Eph di progetto inferiore a 29 kWh/mq.
Per la climatizzazione e la produzione di acqua calda sanitaria delle palazzine è stata scelta la linea Aquarea T-CAP (Total Capacity) di Panasonic, per la sua caratteristica di essere una macchina in grado di mantenere la potenza nominale fino a -15 °C esterni.
Ogni singola palazzina sarà dotata di due pompe di calore in cascata e da un impianto fotovoltaico. Il riscaldamento sarà gestito attraverso impianti radianti a pavimento mentre il raffrescamento è attraverso split idronici.
Per le sei ville, distribuite su uno o due livelli, è stata invece scelta la linea Aquarea Alta Connettività, che consente di soddisfare il basso fabbisogno energetico dell’edificio, anche in questo caso le pompe di calore saranno abbinate ad un impianto fotovoltaico.