Il Friuli Venezia Giulia verso una comunità energetica regionale

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L'annuncio dell'assessore alla Difesa dell'ambiente Scoccimarro. Approvata intanto in via preliminare una manovra regionale che prevede 70 milioni di euro di incentivi per impianti fotovoltaici e accumuli.

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Il Friuli Venezia Giulia lavora a una Comunità energetica regionale, che raggruppi al suo interno tutte le configurazioni energetiche territoriali, “offrendo a ciascuna comunità locale la possibilità di confluire in un progetto unico e coordinato”.

Parola di Fabio Scoccimarro, assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, che ha parlato ieri, 4 novembre, a margine dell’evento InsiemEnergia organizzato al Palazzo della Camera di commercio di Trieste per raccontare l’evoluzione delle comunità energetiche rinnovabili.

La Cer prenderebbe il nome “Io Sono FVG” e rappresenterebbe “non solo un modello innovativo di gestione dell’energia, ma anche un esempio di identità condivisa e di partecipazione collettiva alla sostenibilità energetica”.

Ricordiamo, inoltre, che con un chiarimento di alcuni giorni fa, il Gse ha affermato che è possibile costituire una Cer che operi anche a livello nazionale, purché rispetti i principi fissati all’art. 31 del decreto legislativo 199/21, che specifica come l’energia possa essere condivisa nell’ambito della stessa zona di mercato, ferma restando la sussistenza del requisito di connessione alla medesima cabina primaria per l’accesso agli incentivi.

Affinché una Cer nazionale possa valorizzare l’autoconsumo diffuso, deve individuare al suo interno configurazioni sottese alla medesima cabina primaria, per le quali il Gestore ha anche recentemente aggiornato la sua mappa.

Tornando al Friuli Venezia Giulia, il nuovo Piano energetico regionale – assicura Scoccimarro – riserverà un’attenzione particolare allo sviluppo delle Cer, prevedendo “azioni mirate per favorirne la diffusione e il rafforzamento sul territorio”.

Nel biennio 2022-2023 le risorse stanziate dalla Regione per gli impianti fotovoltaici e per la costituzione delle Cer ammontano a 28,7 milioni di euro.

“A partire dall’inizio del 2025 – ha concluso Scoccimarro – la Regione attiverà una nuova linea contributiva destinata a sostenere le Cer, che offrirà agevolazioni economiche e incentivi. Questi contributi consentiranno agli attori coinvolti di coprire parte dei costi legati all’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile e alle tecnologie per la gestione condivisa dell’energia”.

Ad oggi, per l’avvio delle comunità energetiche risultano pervenute e accettate oltre 400 richieste a regime e oltre 500 richieste di contributi Pnrr. “Segno che le comunità si stanno rendendo conto dei molteplici vantaggi che la misura comprende”, ha detto Paolo Arrigoni, presidente del Gse, dal palco di Trieste.

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, anche lui presente all’evento, ha menzionato il Friuli come esempio positivo, grazie alla presenza di diverse Cer già operative “che mostrano il successo del modello in ambito regionale”.

Sempre nella giornata di ieri la Giunta ha approvato in via preliminare una manovra regionale per il triennio 2025-27, che prevede 70 milioni di euro per gli incentivi all’acquisto e alla installazione di impianti fotovoltaici e di accumulo.

Un contributo che, nelle parole dell’assessora alle Finanze Barbara Zilli, fungerà da “stimolo e supporto della crescita economica del territorio regionale”.

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