Dl Semplificazioni, Anev: “così il Green Deal resta sulla carta”

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La delusione dell’associazione dell’eolico sul provvedimento in fase di approvazione finale.

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Il testo del Dl Semplificazioni, prossimo alla conversione in legge, “è una grande delusione per il settore eolico e per l’Anev, che aveva presentato emendamenti puntuali e mirati a facilitare gli obiettivi posti dal Pniec, completamente ignorati dal Legislatore”.

Questo il commento dell’Associazione nazionale per l’energia dal vento sul decreto in fase di conversione che, dopo l’approvazione con fiducia al Senato del decreto, è ora alla Camera per essere convertito in legge entro il 14 settembre (qui il testo e la sintesi delle misure che riguardano l’energia).

A deludere l’Anev, emerge dal comunicato diffuso, il tema del rinnovamento degli impianti, sul quale aveva chiesto di garantire un percorso semplificato per l’iter autorizzativo con elementi di certezza preventiva sull’esclusione dalla Via, e quello delle aree idonee.

Tale pur apprezzabile idea – si osserva a proposito di queste ultime – nella realtà rischia di aumentare la burocrazia arrivando al risultato opposto a quello auspicato. I soggetti proponenti i progetti da fonti rinnovabili sono infatti i più idonei alla definizione di soluzioni che portano alla massima efficienza e che possono seguire le evoluzioni tecnologiche con maggiore rapidità e attenzione. Nel Pniec stesso si ammette che l’utilizzo delle superfici già sfruttate sarà insufficiente per raggiungere gli obiettivi al 2030″.

Anev chiede quindi di “garantire l’installazione di nuovi impianti anche su aree non ancora sfruttate”. “Il censimento e la classificazione dei suoli – spiegano dal’associazioe – sono strumenti la cui definizione rischia di richiedere diversi anni prima della loro attuazione, vanificando così il raggiungimento dei target nei tempi prestabiliti. Sarebbe più opportuno e coerente aggiornare i criteri di individuazione delle aree non idonee, in quanto soggette a vincoli ambientali e paesaggistici incompatibili con le installazioni.”

Il testo del Dl Semplificazioni, in sintesi, conclude la nota, “semplicemente non è sufficiente a traguardare gli obiettivi settoriali che questo Governo ha indicato di voler raggiungere e spiace che le proposte specifiche avanzate dall’Associazione nazionale energia del vento non siano state recepite. Il Governo continua a fare proclami utilizzando slogan “green” ma dimostrando nei fatti assoluto disinteresse per le Fonti Rinnovabili e per l’obiettivo ormai diffuso in tutti i Paesi del Mondo di avere un Pianeta decarbonizzato. La carenza di interventi di semplificazione da porre in esser per consentire agli operatori del settore eolico di poter realizzare gli investimenti ne è la prova.”

Interventi, si rimarca “peraltro a costo zero, trattandosi non di incentivi, ma di semplificazione della normativa, che come l’Anev ha sempre sostenuto, sarebbe di fondamentale importanza per il settore eolico e darebbero impulso all’economia.”

Il Green deal conclude la nota Anev – resta sulla carta e l’Italia rimarrà ancora indietro rispetto agli altri Paesi europei. Un’occasione sprecata per rilanciare un settore, quello eolico, che oggi esporta tecnologia nel mondo e che in Italia ha raggiunto una maturità industriale e un livello occupazionale importanti.”

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