Crisi climatica, l’Italia rischia un calo del Pil fino al 10%

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I danni economici maggiori sarebbero legati alle alluvioni, all’agricoltura, al turismo e alla crescita dei costi elettrici per il raffrescamento. I dati verranno presentati agli Stati Generali della green economy a Ecomondo.

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Se l’attuale trend delle emissioni dovesse proseguire, l’Italia rischierebbe di avere perdite di alcuni punti percentuali di Pil già a metà secolo e fino al 10% di Pil nella seconda metà del secolo, pari circa 130 miliardi di euro l’anno.

Pur non essendo fra le aree più povere e vulnerabili, l’Italia è infatti, per la sua collocazione mediterranea, uno dei Paesi europei più esposti alla crisi climatica.

Questi alcuni dei dati contenuti nella Relazione 2019 sullo stato della green economy, che sarà presentata in apertura degli Stati Generali della Green Economy, che si svolgeranno il 5 e 6 novembre 2019 alla Fiera di Rimini di Italian Exhibition Group, nell’ambito di Ecomondo.

La crisi climatica – si aggiunge in una nota stampa degli Stati Generali della Green Economy – non solo rallenterà la crescita, ma aggraverà anche il divario delle condizioni economiche del Sud Italia rispetto al resto del Paese, con un aumento della disuguaglianza regionale stimato del 60% nella seconda metà del secolo.

Le proiezioni contenute nello studio evidenziano una dicotomia nord-sud in cui le regioni meridionali e le isole maggiori riportano perdite del 5-15% nel 2050 e del 5-25% nel 2080,ma anche al nord si registreranno spiccate perdite nelle aree del veneziano.

Si nota anche, seppur meno marcata, una dicotomia tra aree adriatiche e tirreniche, con le prime meno impattate delle seconde.

“I temi della crisi climatica e dell’ambiente – ha osservato Edo Ronchi, del Consiglio Nazionale della Green Economy e Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – sono oggi al centro di un dibattito pubblico e sui media come mai in passato. Il nuovo governo ha posto fra le priorità programmatiche un Green New Deal: una proposta che gli Stati Generali della Green Economy sostengono da qualche anno come via per affrontare congiuntamente la crisi climatica e il rilancio dello sviluppo sostenibile dell’Italia basato sulla green economy. Lo studio sugli impatti economici della crisi climatica vuole contribuire a meglio definire le ragioni della green economy per un Green New Deal”.

Secondo lo studio i danni economici maggiori in Italia sarebbero quelli causati dalle alluvioni; quelli all’agricoltura per una variazione delle produzioni e una diminuzione delle rese; quelli arrecati al turismo per le ondate di calore, l’avanzamento dell’erosione delle spiagge, la mancanza di neve in montagna, la frequenza degli eventi atmosferici estremi.

Inoltre i costi dei consumi di energia elettrica per il raffrescamento continueranno a crescere e anche quelli, di più complessa quantificazione, sanitari per l’aumento delle patologie legate all’aumento delle temperature.

Per partecipare all’evento basta seguire gli step di seguito:

  • accedere alla pagina di registrazione su http://www.statigenerali.org/partecipa/
  • effettuare la registrazione online inserendo i propri dati personali
  • l’iscrizione è completa! È necessario solo stampare il biglietto o salvarlo sul telefono e conservarlo per l’ingresso in fiera per evitare le code

Il programma

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