Visti i numeri in gioco, la decarbonizzazione del settore industriale è senza dubbio centrale, in Italia e in tutta l’Europa, per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione.
È fondamentale, però, che la transizione energetica in questo settore coinvolga non solo la parte elettrica, con un massiccio ricorso a soluzioni tecnologiche alimentate a fonti rinnovabili, probabilmente il fotovoltaico su tutte, ma anche la quota termica che spesso si configura come la frazione più rilevante per le bollette di parecchi stabilimenti industriali.
Un duplice vantaggio
Tra le tecnologie che possono essere adottate per decarbonizzare la produzione energetica nei processi industriali, il solare termico si presenta come una soluzione particolarmente adatta, date le sue caratteristiche, per le industrie che necessitano calore a bassa e media temperatura, ad esempio considerando un limite massimo di 300-400 °C.
Si tratta di una applicazione particolarmente promettente non solo per i fruitori finali, vale a dire gli stabilimenti industriali, ma anche per il mercato del solare termico e, quindi, per le aziende produttrici.
Questo tipo di impianti si configura solitamente come sistemi di media o grande taglia, permettendo agli attori di mercato di raggiungere più facilmente un effetto scala rilevante e, perciò, anche di contenere i costi di realizzazione.
25 anni sul mercato e per il mercato
In questo contesto, è opportuno segnalare e analizzare l’iniziativa di Austria Solar, l’associazione nazionale austriaca del solare termico.
L’associazione, fondata nel 1999 e attiva quindi ormai da 25 anni, riunisce tutti i maggiori fornitori di impianti solari termici, rappresentando gli interessi di oltre 100 aziende provenienti non solo dall’Austria, ma anche da altri Paesi con interessi nell’export, come Germania, Svizzera, Svezia, Finlandia e Francia.
I membri non sono solo produttori diretti ma anche fornitori, rivenditori, sviluppatori di progetti e installatori. Nell’associazione sono rappresentati anche tutti i più noti istituti di ricerca e sviluppo nel campo del calore solare.
L’associazione promuove la garanzia della qualità sul mercato tramite il suo marchio volontario di qualità “Austria Solar”, informa i membri sugli sviluppi attuali del mercato attraverso un lavoro proattivo di pubbliche relazioni e supporta le autorità e le amministrazioni locali in qualità di partner competente per quanto riguarda le condizioni quadro e l’evoluzione delle normative.
Un potenziale considerevole per l’industria
Tra le attività di informazione gestite da Austria Solar, spiccano le sue pagine web, ricche di contenuti variegati ed estremamente dettagliati, tra i quali rientra anche una sezione specifica sul calore solare di processo.
L’importanza di questo tema è ribadita già nell’introduzione alla sezione della pagina web: le emissioni di gas serra in Austria continuano ad aumentare e l’industria e la produzione energetica sono responsabili della quota maggiore delle emissioni, pari a quasi il 45%.
Circa tre quarti del consumo finale di energia nell’industria mondiale, inoltre, è attribuibile ai processi termici, motivo per cui esiste un grande potenziale di risparmio delle emissioni proprio in questo settore.
Il sito spiega come il calore solare di processo (SHIP, Solar Heat for Industrial Processes) offra all’industria un’eccellente opportunità per fare la sua parte nella protezione del clima, riducendo le emissioni e rendendo al contempo la fornitura di calore economica e sostenibile a lungo termine.
Sempre più aziende commerciali, industriali e agricole, infatti, puntano ora sull’energia solare per la fornitura di calore, poiché oltre la metà del consumo di energia termica nell’industria mondiale avviene a bassa e media temperatura.
Tre condizioni da valutare
Il sito dell’associazione entra più nel dettaglio degli aspetti tecnici, evidenziando gli elementi che rendono potenzialmente interessante e fattibile l’adozione di un impianto solare termico a servizio di un processo industriale.
La domanda di calore, innanzitutto, deve essere presente anche nelle stagioni calde dell’anno, così da non sprecare il periodo nel quale l’impianto solare produce la maggiore parte del calore.
Un altro aspetto importante, poi, è la temperatura: si parla di temperature di fornitura inferiore ai 150 °C, in modo che i collettori solari possano fornire l’energia termica richiesta operando con un sufficiente valore di efficienza. Non è da escludere, però, facendo ricorso soprattutto a tecnologie più avanzate come i collettori a concentrazione o ad alta percentuale di vuoto, fornire calore a temperature che raggiungano anche i 400 °C.
Ultimo, ma non trascurabile elemento, infine, è la disponibilità di una superficie sufficiente per l’installazione sia dei collettori che dei serbatoi di accumulo. Tale superficie può essere reperita sulle coperture dell’edificio industriale oppure a terra nelle aree circostanti.
Una carrellata di esempi
I benefici di un sistema SHIP sono molti ed estremamente chiari: innanzitutto la garanzia oggi di un vantaggio competitivo domani, visto che i prezzi dei combustibili fossili sono soggetti a forti e imprevedibili fluttuazioni.
I sistemi SHIP, d’altro canto, stanno diventando sempre più economici e i costi di investimento in Europa sono diminuiti del 43% dal 2014.
A ciò si aggiungano buone condizioni di incentivo: in Austria, almeno il 30% dei costi di investimento è coperto dal governo federale, il che riduce notevolmente il periodo di ammortamento e aumenta ulteriormente la redditività, e potremmo dire che in Italia la situazione è ancora migliore, grazie al sistema del Conto Termico.
Il sito di Austria Solar riporta una nutrita galleria di esempi di applicazione del solare termico a servizio dei settori industriale e agricolo.
Viene anche segnalata la banca dati ship-plants.info dove sono raccolti quasi 300 impianti SHIP provenienti da tutto il mondo ed è possibile trovare numerose foto e dettagli tecnici di questi sistemi.
Anche di questa tecnologia parleremo nel webinar “Efficienza termica nell’industria e storage termico” del 19 marzo (ore 17), a breve online la registrazione, organizzato con NetZero Milan, l’evento della Fiera di Milano che si svolgerà dal 14 al 16 maggio 2025.