Sisma bonus, la guida aggiornata delle Entrate

Come funziona la detrazione? Chi può usufruirne? Che novità ha apportato la Legge di Bilancio 2019? Il punto sul sisma bonus nella nuova guida dell'Agenzia delle Entrate.

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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una nuova guida dedicata al “sisma bonus”, cioè alle agevolazioni per l’esecuzione delle opere per la messa in sicurezza statica degli edifici.

Sono previste detrazioni diverse a seconda della zona sismica in cui si trova l’immobile, della tipologia di edificio e del risultato ottenuto con la realizzazione degli interventi e ci sono benefici anche per chi acquista una casa in un edificio demolito e ricostruito che si trova in una delle zone classificate a “rischio sismico 1”.

Riportiamo di seguito i contenuti più rilevanti della guida.

Le nuove regole sul “sisma bonus”

Dal 1° gennaio 2017 sono in vigore regole specifiche sulle detrazioni delle spese sostenute per gli interventi antisismici le cui procedure autorizzative sono state attivate a partire dalla stessa data.

Diversamente da quanto si prevedeva in passato, è ora possibile chiedere l’agevolazione per interventi realizzati su tutti gli immobili di tipo abitativo (non solo su quelli adibiti ad abitazione principale) e su quelli utilizzati per attività produttive. Inoltre, l’agevolazione è stata estesa agli immobili situati in zona sismica 3 ed è stato dimezzato il periodo di ripartizione della detrazione (cinque anni e non più dieci).

Il bonus può essere richiesto anche dai soggetti Ires e, dal 2018, dagli Istituti autonomi per le case popolari e dagli enti che hanno le stesse finalità sociali, nonché dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

Per gli interventi condominiali, infine, la guida sottolinea la possibilità di cedere il credito spettante ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ad “altri soggetti privati” (persone fisiche, anche se esercitano attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti), e illustra le modalità di cessione.

Non è possibile cedere il credito, invece, in favore delle banche, degli intermediari finanziari e delle amministrazioni pubbliche.

Premiati gli interventi che riducono il rischio sismico

Per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, spetta una detrazione del 50%, da calcolare su un ammontare complessivo di spesa di 96mila euro per unità immobiliare per ciascun anno e da ripartire in cinque quote annuali di pari importo.

Tuttavia, qualora dalla realizzazione degli interventi si riesca a conseguire una riduzione del rischio sismico dell’immobile, il Fisco premia con percentuali più elevate di detrazione. Precisamente:

  • 70% delle spese sostenute (75% per i lavori condominiali), se gli interventi determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore
  • 80% delle spese sostenute (85% per i lavori condominiali), se si passa a due classi di rischio inferiori.

Per gli interventi antisismici effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali, la detrazione va calcolata su un ammontare delle spese non superiore a 96mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio e va sempre ripartita in cinque quote annuali di pari importo.

Acquisto case antisismiche

Per usufruire della detrazione occorre, anzitutto, che i fabbricati si trovino in una zona classificata a “rischio sismico 1”.

La casa acquistata deve far parte di un edificio demolito e ricostruito per ridurre il rischio sismico, anche con variazione volumetrica rispetto al vecchio edificio, se le norme urbanistiche in vigore la consentono. Infine, è necessario che i lavori siano stati effettuati da imprese di costruzione e ristrutturazione immobiliare che vendono l’immobile entro diciotto mesi dal termine dei lavori.

Al verificarsi di queste condizioni, chi compra può usufruire di una detrazione del 75% del prezzo di acquisto se, con la ricostruzione l’edificio, passa a una classe di rischio inferiore rispetto a quella che aveva in precedenza. Se con la realizzazione degli interventi il rischio sismico si riduce di due classi, la detrazione spetta nella misura dell’85%.

L’agevolazione va ripartita in cinque rate annuali di pari importo e la spesa su cui applicare la percentuale di detrazione non può superare il limite di 96mila euro per unità immobiliare per ciascun anno. In luogo della detrazione, è prevista, infine, la possibilità di cedere alle imprese che hanno effettuato i lavori, o ad altri soggetti privati, il credito corrispondente.

Completano la guida sul “bonus sisma” un quadro generale delle agevolazioni, con apposite tabelle riassuntive, un elenco dei documenti necessari per usufruire delle detrazioni.

Link utili:

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