Energia pulita usata per per estrarre petrolio: c’è anche questo tra le gli effetti della sempre maggior convenienza delle rinnovabili e del fatto che la necessità di una svolta verso la sostenibilità è ormai condivisa, almeno a parole, da tutti, perfino dai colossi di Big Oil.
Nei giorni scorsi, infatti, ExxonMobil si è impegnata ad acquistare per 12 anni la produzione di 500 MW di impianti a rinnovabili, per alimentare le sue attività di estrazioni di idrocarburi nel Bacino di Permian, in Texas.
A vendere l’energia sarà Lincoln Clean Energy, controllata dalla danese Ørsted, ex Dong, la compagnia nazionale che ha cambiato nome un anno fa, dopo aver rinunciato all’utilizzo del carbone e dismesso le attività negli idrocarburi.
Quello che il gigante del petrolio ha firmato nei giorni scorsi è il Ppa da rinnovabile più consistente mai sottoscritto nel settore, ed arriva dopo due mesi dall’ingresso di Exxon nella Oil and Gas Climate Initiative (Ogci), l’iniziativa volontaria contro i cambiamenti climatici a cui aderiscono 13 major petrolifere tra cui Eni.
L’elettricità oggetto del contratto verrà per 250 MW dal parco eolico di Sage Draw, iniziativa da 300 MW che entrerà in funzione nel primo trimestre del 2020, e per altri 250 MW dalla centrale fotovoltaica Permian Solar, progetto da 350 MW al via nel secondo trimestre 2021.
La firma del Ppa è stata comunicata da Ørsted in occasione di una presentazione agli investitori. Il gruppo danese, che non ha fornito dettagli sul valore dell’operazione, ha sostenuto che l’accordo con ExxonMobil è “un caso di studio sulla direzione che hanno intrapreso le fonti rinnovabili”. L’utilizzo combinato di più tecnologie, ha aggiunto Ørsted, “può soddisfare la domanda delle industrie con energia verde 24 ore al giorno”.
Nel corso della presentazione agli investitori, svoltasi mercoledì scorso, l’a.d. di Ørsted Henrik Poulsen ha annunciato che tra il 2019 e il 2025 il gruppo investirà in rinnovabili circa 200 miliardi di corone (26,8 miliardi di euro), di cui il 75-85% nell’eolico offshore e il 15-20% nell’eolico in terraferma. L’obiettivo al 2030 è una capacità da rinnovabili di “oltre 30 GW”.