In India obbligo di storage nei nuovi progetti fotovoltaici

Nelle aste il vincolo a realizzare sistemi di accumulo per almeno il 10% della potenza installata. Si valuteranno misure simili anche per gli impianti su tetto.

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L’India diventa, a quanto ci risulta, il primo Paese al mondo a imporre l’installazione di sistemi di accumulo per i nuovi parchi fotovoltaici.

Il ministero dell’Energia indiano ha infatti emanato una comunicazione ufficiale che obbliga tutte le Agenzie responsabili dello sviluppo delle energie rinnovabili (REIA) e le utility statali a includere sistemi di accumulo con una capacità minima di due ore, pari ad almeno il 10% della potenza installata, in tutti i futuri bandi per progetti solari.

Il governo ha inoltre suggerito che i distributori di energia valutino l’introduzione di obblighi di storage anche per gli impianti fotovoltaici su tetto, come leggiamo da Mercom India e altre testate specializzate locali (non essendo stato possibile reperire il comunicato ministeriale originale).

I sistemi di accumulo da installare, spiega il ministero, potranno funzionare a ciclo singolo, caricandosi con energia solare durante il giorno e scaricandosi nelle ore serali, oppure a doppio ciclo, utilizzando anche energia prelevata dalla rete durante le ore di bassa domanda per poi rilasciarla nei momenti di picco.

Si stima che l’obbligo porterà all’installazione di circa 14 GW/28 GWh di capacità di accumulo entro il 2030. Questo target si inserisce nel più ampio piano nazionale che punta a raggiungere 500 GW di capacità installata da rinnovabili entro il 2030, di cui 364 GW dal solare e 121 GW dall’eolico.

Tuttavia, per integrare questa enorme quantità di energia rinnovabile nella rete, l’India avrà bisogno di una capacità di accumulo molto più ampia. Secondo il Piano Nazionale dell’Elettricità redatto dalla Central Electricity Authority (CEA), saranno necessari 73,93 GW/411,4 GWh di stoccaggio entro il 2032.

Di questa capacità, 26,69 GW/175,18 GWh dovranno provenire da impianti di pompaggio idroelettrico (PSP), mentre 47,24 GW/236,22 GWh saranno richiesti dai sistemi di accumulo a batteria (BESS).

Al 31 dicembre 2023, l’India disponeva di una capacità di accumulo installata di 4,86 GW, suddivisa in 4,75 GW di impianti di pompaggio idroelettrico e appena 0,11 GW di sistemi di accumulo a batteria.

Nel 2023 il ministero ha proposto una traiettoria di aste da 50 GW all’anno dal 2024 al 2028 per tutte le agenzie REIA, includendo almeno 10 GW di eolico.

Oltre all’obbligo per i nuovi progetti FV, il governo indiano ha promosso una serie di bandi per sistemi di accumulo autonomi negli ultimi mesi, segnalando un forte impegno verso la transizione energetica e la stabilizzazione della rete.

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