Il Governo studia nuove misure sugli extraprofitti, anche nell’energia

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Il sottosegretario Freni (Mef) alla Camera chiarisce su “possibili” interventi utili, mentre il ministro Giorgetti incontra i sindacati e parla di “un contributo” da chi ha avuto condizioni favorevoli.

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“Sono allo studio possibili misure utili, suscettibili di successivi confronti con le categorie interessate”, in tema di extraprofitti su alcuni comparti dell’economia, tra cui l’energia.

Questa l’indicazione data ieri in commissione Finanze della Camera dal sottosegretario al Mef, Federico Freni, che ha risposto a un’interrogazione presentata da Francesco Emilio Borrelli di Avs.

In particolare, nell’atto ispettivo e nella replica si fa riferimento a energia, banche, assicurazioni, impresa bellica e farmaceutica. Per l’interrogante “non è più procrastinabile, anche alla luce dell’imminente varo di una manovra finanziaria che si prospetta difficile, l’adozione di un’imposta sugli extraprofitti a carico di quei settori dell’economia che hanno maggiormente beneficiato della congiuntura internazionale connessa alla pandemia da Covid-19 e alla crisi ucraina”.

Da Freni, dunque, l’indicazione sui lavori in corso del Governo che, a detta di Borrelli, deve risolvere la divergenza di opinioni sull’argomento tra FdI e FI.

Intanto qualche chiarimento in più è arrivato sempre ieri, nel corso di un incontro tra il ministro Giancarlo Giorgetti e i sindacati per analizzare il Piano strutturale di bilancio.

Il titolare del Mef, si legge in una nota, “ha auspicato un accordo e condivisione per un contributo a carico di chi ha maggiormente beneficiato di condizioni particolarmente favorevoli, specificando di non pensare a misure tipo tasse sugli extraprofitti”.

Per Giorgetti “su questa retorica degli extraprofitti voglio chiarire che noi chiediamo un contributo a tutti quelli che se lo possono permettere, cercando insieme la strada migliore per raggiungere gli obiettivi”.

Tornando all’intervento alla Camera di Freni, infine, il sottosegretario ha ricostruito lo storico della misura ricordando che l’articolo 37 del DL 21 marzo 2022, n. 21, ha istituito un contributo straordinario con finalità solidaristiche a carico di operatori energetici “che hanno beneficiato di extraprofitti a causa dell’aumento dei prezzi e delle tariffe in tale settore”.

Il contributo, riferito all’anno 2022, è stato poi rimodulato con la successiva legge di bilancio per il 2023, che a sua volta ha introdotto per i medesimi soggetti un “contributo temporaneo di solidarietà” valido lo scorso anno.

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