Auto elettrica, arriva la prima con batteria al sodio

Battezzato Hua Xianzi, il modello della cinese Jac Motors (sviluppato in joint-venture con Volkswagen) ha una batteria da 25 kWh con autonomia di 250 km. Vantaggi, limiti e prospettive di mercato per gli accumulatori NA-ion.

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Le batterie al sodio hanno un futuro per i veicoli elettrici?

Una cosa è certa: il mercato delle batterie è in fermento e dobbiamo aspettarci diverse novità nel breve termine.

Sulle batterie al sodio sono convinte le aziende cinesi che hanno sviluppato la prima auto elettrica alimentata da un accumulatore agli ioni di sodio (NA-ion): si tratta di Jac Motors, tramite una joint-venture  (nata nel 2017) con Volkswagen dedicata allo sviluppo di modelli 100% elettrici, e HiNa Battery.

La vettura è stata battezzata Hua Xianzi (significa “fata dei fiori”) ed è una piccola utilitaria con una batteria da 25 kWh, in grado di percorrere fino a 250 km con una singola ricarica.

Le batterie al sodio, evidenzia una nota, sono una valida alternativa alla tecnologia dominante degli ioni di litio. Tanto che HiNa Battery punta a estendere la sua soluzione ad altri tipi di veicoli elettrici, inclusi camion, bus e scooter.

Finora le batterie NA-ion hanno avuto poca fortuna in campo automotive, a causa soprattutto della minore densità energetica rispetto agli accumulatori al litio; questi ultimi, infatti, possono superare 200 Wh/kg mentre per la nuova auto cinese si parla di una densità di 140 Wh/kg.

Ma i numeri sono destinati a migliorare ancora. Colossi cinesi come CATL e BYD stanno lavorando a nuove batterie al sodio e CATL dovrebbe lanciare sul mercato la sua entro fine 2023, con una densità pari a 160 Wh/kg.

Ricordiamo che CATL aveva presentato questa sua prima batteria al sodio ad agosto 2021, ma era ancora a livello di sviluppo industriale e la sua commercializzazione era prevista, appunto, per il 2023.

Tra i vantaggi del sodio, si legge sul sito web di HiNa Battery, troviamo per prima cosa la sua economicità: i costi sono del 30-40% inferiori rispetto al litio, anche perché il sodio è un materiale molto più abbondante e facile da reperire in tutto il mondo.

Poi queste batterie vantano una durata maggiore e prestazioni migliori a basse temperature; inoltre, si ricaricano più velocemente – con minore degrado tra i vari cicli di carica – e sono molto sicure, perché tendono a surriscaldarsi di meno.

Intanto, secondo le ultime stime di BloombergNEF, il prezzo medio delle batterie al litio nel 2023 rimarrà elevato, sui 152 $/kWh, dopo che nel 2022 si era portato sui 151 $/kWh con una crescita del 7% rispetto ai dodici mesi precedenti.

Tra le nuove tendenze segnalate dalla società di consulenza, figurano proprio le batterie agli ioni di sodio.

Seppure ancora agli inizi, notava BloombergNEF a gennaio, le batterie NA-ion stanno iniziando a diffondersi e potrebbero contribuire a ridurre i costi e le tensioni sui mercati, dovute alle strozzature nelle catene di approvvigionamento di diverse materie prime usate per fabbricare le batterie.

E per il 2023, gli analisti anticipavano che almeno un importante produttore di batterie farà un rilevante annuncio su questa tecnologia, che usciranno almeno un paio di sistemi di accumulo stazionario agli ioni di sodio e che almeno una grande azienda che produce veicoli annuncerà un modello alimentato con batterie al sodio. Si riferivano proprio a Jac Motors?

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