Nel mese di ottobre la bolletta del gas è aumentata del 5,3% rispetto a settembre per gli “utenti tipo”, che consumano mediamente in un anno 1.100 metri cubi di gas.
La variazione è dovuta all’aumento dei prezzi all’ingrosso, che incide sulla spesa per materia prima, e all’incremento di alcune componenti della spesa per il trasporto e la gestione del contatore.
Lo comunica Arera nel suo ultimo aggiornamento (link alla nota in basso). La componente a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEM,m) è pari a 40,82 €/MWh e viene applicata ai clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità.
Viene aggiornata da Arera come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento. Per il mese di ottobre le quotazioni all’ingrosso sono in crescita rispetto a quelle registrate a settembre, quando il dato era a 38,80 €/MWh.
Il valore registrato per il mese di ottobre 2024 è il più alto del 2024, considerando che il Servizio di Tutela della vulnerabilità per il gas è iniziato lo scorso gennaio con la fine del mercato tutelato.
Il prezzo di riferimento risulta così suddiviso:
Spesa per la materia gas naturale
- 46,59 centesimi di euro (pari al 39,90% del totale della bolletta) per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse;
- 6,15 centesimi di euro (5,27% del totale della bolletta) per la vendita al dettaglio.
Spesa per il trasporto e la gestione del contatore
- 28,03 centesimi di euro (24% del totale della bolletta) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità.
Spesa per oneri di sistema
- 2,95 centesimi di euro (2,52% del totale della bolletta) per gli oneri generali di sistema.
Imposte
- 33,05 centesimi di euro (28,31% del totale della bolletta) per le imposte.
Le stime del Codacons
Secondo i calcoli del Codacons, considerato un consumo pari a 1.100 metri cubi annui a famiglia, la spesa per il gas si attesta a 1.284 euro, equivalente ad una maggiore spesa annua (nell’ipotesi di prezzi costanti) pari a 64 euro a nucleo rispetto alle tariffe di settembre.
Si teme anche un peggioramento nei prossimi mesi: con la corsa autunnale alle scorte di gas da parte dei vari Paesi, infatti, i prezzi sui mercati internazionali rischiano di subire uno scossone al rialzo.
“Gli utenti più deboli che rientrano nella vulnerabilità stanno subendo le tensioni delle quotazioni all’ingrosso del gas – rimarca Assoutenti – al punto che le tariffe di ottobre risultano più elevate del 10% rispetto a quelle in vigore nello stesso periodo dello scorso anno, quando il prezzo del gas era pari a 106,13 centesimi di euro per metro cubo”.
Il riempimento degli stoccaggi
Secondo gli ultimi dati pubblicati da Gas Infrastructure Europe, l’attuale livello di stoccaggio del gas nell’Ue è superiore al 95%. In questo momento sono infatti stoccati circa 100 miliardi di metri cubi, pari a quasi un terzo del consumo annuo comunitario.
Per quanto riguarda invece gli stoccaggi italiani, al termine della campagna di iniezione conclusa lo scorso 31 ottobre, Snam ha comunicato che il livello di riempimento ha raggiunto una percentuale del 98,5%, per un totale di 18,7 miliardi di metri cubi, tra stoccaggio di modulazione (13,9 miliardi di metri cubi) e stoccaggio strategico (4,8 miliardi di metri cubi).
- Nota Arera (pdf)
