Rifiuti, in Toscana bioidrogeno ed energia dall’umido raccolto porta a porta

  • 9 Gennaio 2018

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Il codigestore, realizzato all'interno del progetto BIO2Energy, partito nel 2016, mira alla produzione di bioidrogeno, biometano, energia elettrica e fertilizzanti da fanghi derivati dal trattamento di depurazione delle acque reflue urbane e dalla frazione organica dei rifiuti urbani.

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È partita la sperimentazione del codigestore realizzato a Viareggio, all’interno del progetto BIO2Energy partito nel 2016, per la produzione di bioidrogeno, biometano, energia elettrica e fertilizzanti da fanghi derivati dal trattamento di depurazione delle acque reflue urbane e dalla frazione organica dei rifiuti urbani.

Il ciclo delle acque e il ciclo dei rifiuti, insieme, forniranno quindi la sostanza organica necessaria per la produzione di energia elettrica e di ammendante per l’agricoltura (vedi grafico di seguito).

In questo ultimo anno di attività l’Università di Firenze – spiega una nota stampa – attraverso studi e test, ha ottenuto importanti risultati in termini di produzione di bioidrogeno a scala di laboratorio.

Per quanto riguarda la fase di caratterizzazione dei rifiuti, le analisi di laboratorio hanno permesso di verificare quale fosse la modalità di raccolta (es. porta a porta, cassonetto) più efficace per ottenere una buona frazione organica (FORSU) da trattare nell’impianto: tramite la modalità porta a porta, ad esempio, è più facile separare dall’organico il legno ed il verde.

La corretta separazione della FORSU, con l’esclusione del verde, serve alle specifiche reazioni che si vogliono favorire per avere la massima produzione di idrogeno (dark fermentation).

L’impianto

Questo impianto – spiega la nota – ha una linea fanghi usata solo per il 30% delle sue potenzialità, la sperimentazione andrà quindi ad efficientare un sistema già presente.

In questo ultimo anno di attività SEA Risorse, capofila del progetto che gestisce la raccolta differenziata e gli impianti di recupero per i Comuni di Viareggio e Camaiore, ha ottenuto dalla Regione una specifica autorizzazione per il trattamento anche della FORSU e per l’adeguamento impiantistico della linea fanghi.

Inoltre, presso il depuratore di Viareggio, è stato costruito un apposito capannone dove si svolgeranno le fasi di codigestione anaerobica.

Il progetto

Bio2Energy, partito come abbiamo detto nel 2016, si svolgerà nell’arco di due anni durante i quali sono previste le seguenti azioni:

  1. produzione Bioidrogeno e Biometano in laboratorio presso l’Università di Firenze (UNIFI-PIN)
  2. produzione Bioidrogeno e Biometano a scala pilota e preindustriale presso il codigestore di Viareggio
  3. caratterizzazione dei prodotti e studio dei fertilizzanti rinnovabili
  4. efficientamento energetico del depuratore di Viareggio e studio degli utilizzatori ottimali del Bioidrogeno e del Biometano
  5. valutazione della sostenibilità economica e ambientale
  6. gestione del progetto e disseminazione dei risultati, anche tramite linee guida che rendano replicabile il progetto in altri siti.

Inoltre, avendo tra i suoi possibili prodotti i biocombustibili, il progetto può autosostenersi, dal momento che gli impianti di trattamento e depurazione sono altamente energivori.

Ricordiamo che il progetto è stato finanziato con il contributo dell’accordo di programma MIUR-Regione Toscana (DGRT 1208/2012) e vede la collaborazione di 6 partner: SEA Risorse S.p.A. (capofila), DIEF – Dipartimento di Ingegneria Industriale, PIN S.c.r.l., CNR/ICCOM, Cavalzani Inox S.r.l. e Alia Servizi Ambientali S.p.A.

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