Dopo il terzo trimestre la domanda di gas naturale in Italia si attesta ad un +4,9% rispetto ai primi 9 mesi del 2018, con circa 2,6 mld di m3 in più. Rispetto allo stesso periodo del 2017 i consumi del 2019 sono aumentati un po’ meno: circa 2,1 mld m3.
Valori comunque molto lontani da quelli degli anni 2005-2010, con i maggiori consumi di gas nel nostro paese.
Secondo le prime analisi il maggior consumo di gas è legato agli usi termoelettrici, visto che in questa parte dell’anno c’è stato un minore contributo dell’idroelettrico (-9,3% a fine settembre sulla produzione elettrica) e soprattutto della generazione da impianti a carbone che pagano i più elevati prezzi della CO2 a loro carico.
Nella tabella (fonte: MiSE-DGSAIE), i consumi di settembre e dei primi tre trimestri 2019, confrontati con quello dello scorso anno.
L’import e la produzione nazionale
Nel primo semestre 2019 le importazioni di gas crescono del 6%.
Mentre l’import via gasdotti è in leggera diminuzione (44,3 contro 46 mld di m3 dei primi nove mesi del 2018), si nota che rispetto ad un fa quasi raddoppiano (+83%) le importazioni tramite rigassificatori (10,6 contro 5,8 mld di m3 nel 2018). Notevole è l’aumento dal terminal di Livorno.
In merito alle importazioni via gasdotto, risulta in leggera flessione il gas importato dalla Russia (-3%). Molto più netta la diminuzione del gas proveniente dall’Algeria (-36,3%). Ancora in aumento l’import dalla Libia rispetto ad un anno fa (+38,5%), anche se in termini assoluti si tratta di poco più di 4 mld di m3. Dal Nord Europa le importazioni si portano ad un +32,8% sul 2018.
A fine settembre la produzione nazionale è di 3,7 mld di m3 con un calo del 9,6% sullo stesso periodo 2018 e del 2017. Nei nove mesi dell’anno 2019 la produzione di gas italiano rappresenta circa il 6,8% dei consumi nazionali.
