Non bastava sentirci dire a piè sospinto che l’aumento del prezzo del gas e dell’energia elettrica era ed è sempre colpa delle rinnovabili.
Non bastava sentirci dire che 50 gradi di temperatura e incendi in Canada non è un evento estremo legato ai cambiamenti climatici.
Non bastava neanche sentirci dire da un ministro della sedicente Transizione Ecologica e da alcuni fenomeni del mondo iper-liberista nostrano, che appoggiano entusiastici l’attuale governo, che la suddetta transizione non è certo una passeggiata di salute, ma lo sarà grazie alla ricerca di idrocarburi, a sempre più gasdotti, dove magari ci faremo passare anche l’idrogeno grigio, blu, rosa o a pois, al nucleare in miniatura e poi finalmente al sol dell’avvenire della ormai imminente fusione nucleare.
No, non bastava. Quando la mattina apriamo la nostra casella di posta elettronica ci tocca pure leggere il comunicato (e ne arrivano tanti altri simili) di un’azienda finlandese che ci annuncia lieta che sta per realizzare in Italia 6 centrali a gas con un bel contratto già stipulato con un referente italiano.
Ma soprattutto ci conforta tanto questo comunicato perché, ci spiegano con tono paternalistico, che le sei centrali a gas, ovviamente “naturale”, e fatte con i soldi pubblici del capacity market, verranno realizzate per favorire, udite udite, l’integrazione delle rinnovabili.
Grazie. Grazie per avere tanto a cuore la decarbonizzazione del nostro sistema elettrico e di avere sempre un occhio di riguardo alla crisi climatica.
Non entriamo ora nel merito di questi e altri progetti a fonti fossili, così come della iniqua normativa che li permette. Ne parliamo ogni giorno per spiegare quanto riescano a ritardare e svilire la vera decarbonizzazione del sistema energetico e la diffusione delle rinnovabili.
Chiediamo almeno solo un po’ di pudore, nel continuare a raccontare ad un’opinione pubblica disorientata e una stampa incapace (?) di discernere la violenza insita nell’affermazione che “con il metano aiuteremo le rinnovabili”. Roba vecchia, superata da anni che continuano a propinarci. Disinformazione, ancora di più grave in questo momento storico.
Ai cittadini di Gorizia, Piombino, Sulmona, Cassino, Melfi e Castellanza (VA) dove verranno installati questi impianti, possiamo solo chiedere di accogliere la costruzione delle centrali… con la banda musicale del paese.
Invece a tutti quelli che realmente e con passione studiano, lavorano e lottano da anni per un modello energetico ed economico senza fonti fossili, agli ambientalisti, ai rinnovabilisti, chiediamo: ma non vi siete ancora stancati di queste corbellerie e di queste umiliazioni?
Non siamo ancora stanchi di sentire usare a vanvera parole come sostenibilità, transizione energetica, decarbonizzazione? Non siamo stufi di queste invadenti e fasulle sponsorizzazioni, di tutto questo greenwashing e di questa ipocrisia?
