Sistemi di montaggio per la realizzazione di impianti FV

  • 11 Luglio 2012

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1. INTRODUZIONE

Questo breve Speciale tecnico ha lo scopo di offrire un contributo agli Operatori del Settore Fotovoltaico, trattando specifici item del processo realizzativo di un Campo fotovoltaico, con passo agile ed esemplificativo (1), tale da consentire loro spunti di riflessione volti all’individuazione di ulteriori soluzioni migliorative.

L’invito alla lettura proattiva è rivolto in particolare ai Produttori del Settore, Progettisti, Artigiani e Conciatetti i quali, quotidianamente, si cimentano in questo Settore innovativo, ancora fortemente ricettivo del contributo che la loro esperienza e il loro ingegno sono certamente in grado di offrire.

Quali utili elementi di integrazione a questo Speciale segnaliamo le schede tecniche delle Aziende allegate al documento on line. Abbiamo voluto concentrare la nostra attenzione sui sistemi di montaggio su tetto, ma notevole è l’esperienza dei nostri operatori nel segmento dei sistemi di montaggio a terra. A tale scopo tra le schede-prodotto aziendali dello Speciale (versione on line) è visionabile quella di un operatore operativo in tale tipologia impiantistica.

(1) Le foto degli esempi sono tratte da pubblicazioni presenti in internet, liberamente accessibili.

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2. TIPOLOGIE TETTI E REALIZZAZIONE IMPIANTI FV

Ai fini operativi, le definizioni delle tipologie dei tetti è necessario che siano quelle utilizzate dal Legislatore nel DM 5 maggio 2011 Allegato 2 – 4° Conto Energia e dal GSE unitamente alle Regole Applicative Rev. 1 Agosto 2011.
Tali condizioni sono essenziali per operare con linguaggio univoco, considerato che, a seconda del tipo di tetto, ne consegue la modalità di posa dei moduli ai fini dell’accesso e riconoscimento della tariffa incentivo.
Le tipologie dei tetti sono sostanzialmente tre:

1. Tetti piani ovvero con pendenza fino a 5°
2. Tetti a falda
3. Tetti aventi caratteristiche diverse da quelli di cui ai punti 1 e 2

L’esemplificazione che definisce le tipologie di cui sopra, è fornita dal Documento GSE ‘Regole Applicative’ (pdf), al quale si rimanda per gli approfondimenti.

2.1  TETTI PIANI

Soluzione A
Sui tetti piani i sistemi di montaggio dei moduli sono realizzati con strutture a “cavalletto” in acciaio zincato, ancorate su apposite zavorre.

Questa soluzione richiede la Verifica Carico Strutturale della copertura e l’impiego dei Dispositivi Adattori.

  • Verifica Carico Strutturale

Le zavorre costituiscono il punto discriminante per l’applicabilità di tale soluzione poiché non sempre la struttura della copertura è in grado di reggerne il peso. E’ necessario verificare, con specifico calcolo strutturale: l’idoneità della struttura del tetto, a reggere il carico supplementare dovuto al campo fotovoltaico.
– Verifica idoneità del sistema cavalletto + zavorra
a reggere il carico dovuto al vento (effetto vela)

  • Dispositivi adattatori

E’ necessario predisporre i dispositivi adattatori tra la copertura e la zavorra al fine di impedire che gli spigoli della zavorra danneggino la tenuta impermeabilizzante della copertura.

Soluzione B
In alternativa l’ancoraggio può essere realizzato tassellando la struttura a cavalletto, direttamente alla copertura.

Questa soluzione richiede particolare attenzione al ripristino della sigillatura della guaina impermeabilizzante nei punti ove è stata forata per l’inserimento dei tasselli. Occorre:

  • Verifica Carico Strutturale

Il sistema Strutture + Moduli fotovoltaici + Cablatura, rappresenta il punto discriminante per l’applicabilità di tale soluzione, poiché non sempre la struttura della copertura è in grado di reggerne il peso.
E’ necessario verificare, con specifico calcolo strutturale: l’idoneità della struttura del tetto, a reggere il carico supplementare dovuto al campo fotovoltaico.

– Verifica idoneità tasselli di ancoraggio
a reggere il carico dovuto al vento (effetto vela)

– Verifica ripristino sigillatura
della guaina impermeabilizzante nei punti ove sono stati praticati i fori per i tasselli di ancoraggio.

 

2.2 TETTI A FALDA

Sui tetti piani i sistemi di montaggio dei moduli si differenziano a seconda della conformazione della copertura: tegole oppure lamiera grecata.

COPERTURA CON TEGOLE

La struttura di ancoraggio del campo fotovoltaico, normalmente è costituita da una componentistica in acciaio zincato / acciaio inox a forma di collo d’oca la quale è fissata all’orditura sotto le tegole, e alla quale si applicano le barre di alluminio destinate a ricevere i moduli fotovoltaici ad esse fissati con specifica componentistica in alluminio e bulloneria in acciaio inox.

ELEMENTI ESEMPLIFICATIVI (1): Profili in alluminio, staffe di fissaggio, supporti per fissaggio tegole, supporti per fissaggio su coppi                      

             
COPERTURA CON LAMIERA GRECATA

La struttura normalmente è di alluminio (che ha il pregio della leggerezza) ed è ancorata allo stesso con componentistica in alluminio e bulloneria in acciaio inox.

 

ELEMENTI ESEMPLIFICATIVI (3)

ELEMENTI ESEMPLIFICATIVI (4): Profili in alluminio, supporti per fissaggio su tetti con lamiera grecata
                          
ELEMENTI ESEMPLIFICATIVI (5)

 

 

ELEMENTI ESEMPLIFICATIVI (7)

 

 

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3. ITEM di RILEVANZA

Accendiamo qui di seguito il proiettore su alcuni item, scelti tra quelli che con maggior incidenza determinano il buon risultato di un lavoro a regola dell’arte.

3.1 D.P.R. 151/2011 – CIRCOLARE VV.F. Prot. 6334 del 04/05/2012

Il D.P.R. 01 agosto 2011 n.151 regolamenta la disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi.
Il Dipartimento dei VV.F. con Circolare DCPREV n. 1324 del 07/02/2012 e successiva DCPREV n. 6334 del 04/05/2012 ha fornito i chiarimenti interpretativi della materia.

In particolare, tra i Requisiti Tecnici richiesti viene testualmente specificato:

“Le strutture portanti, ai fini del soddisfacimento dei livelli di prestazione contro l’incendio, di cui al DM 09/03/2007, dovranno essere verificate e documentate, tenendo conto delle varie condizioni dei carichi strutturali sulla copertura, dovute alla presenza del generatore fotovoltaico, anche con riferimento al DM 14/01/2008 Norme Tecniche per le costruzioni”.

I riferimenti per l’effettuazione di tali verifiche sono riportati nel Capitolo 8 del Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008 e nella relativa Circolare esplicativa Prot. n. 617 del 02/02/2009.
QUINDI:
la Verifica Strutturale indicata nel Paragrafo 2.1 deve essere svolta in coerenza a quanto sopra esposto.

 

3.2 IMPERMEABILITÀ DELLA COPERTURA

L’intervento di realizzazione del campo fotovoltaico sulla copertura di un edificio contiene la criticità intrinseca del mantenimento della impermeabilità della stessa.
In altre parole c’è da chiedersi: dopo l’intervento, il tetto sarà ancora integro o ci pioverà dentro?
Qui di seguito trattiamo in forma esemplificativa, ma non esaustiva, gli aspetti di maggior rilievo.

SOLLECITAZIONI DINAMICHE

La realizzazione del campo fotovoltaico arreca al tetto:

  • Sollecitazioni dovute alla presenza sulla copertura di Tecnici, i quali devono comunque indossare i DPI e in particolare le calzature antinfortunistiche.
  • Sollecitazioni causate dal deposito temporaneo sulla copertura dei materiali (su pallet) da installare (strutture, moduli, ecc.) e loro movimentazione.
  • Sollecitazioni causate dalla diversa dilatazione termica dei metalli che interagiscono tra di loro.

QUINDI:
al termine delle attività operative effettuare la minuziosa ispezione delle condizioni della copertura, documentando la stessa con un adeguato Verbale accompagnato da significative fotografie.

RIVETTI ERMETICI – VITI con O Ring

L’ancoraggio della struttura alla copertura è un’azione invasiva che richiede attenzione al fine di poter rispondere in modo rassicurante alla domanda posta nel Paragrafo 3.2 : “dopo l’intervento, il tetto sarà ancora integro o ci pioverà dentro?”
QUINDI:
utilizzare, a seconda dei casi, esclusivamente:

a. Rivetti garantiti ermetici all’acqua
b. Viti con O Ring

3.3 POLIZZA ASSICURATIVA – VALIDITÀ

Se presente, la Polizza Assicurativa Fabbricati è necessario leggerne attentamente le Condizioni Generali per accertarsi di eventuali prescrizioni restrittive o comunque verificare l’esigenza di porre in campo eventuali azioni preventive / cautelative tali da rendere la Polizza stessa pienamente valida e operativa.

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4. MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE

Il Proprietario, cioè il Soggetto Responsabile dell’Impianto Fotovoltaico è responsabile della conservazione dello stesso in condizioni di sicurezza e opererà secondo le Istruzioni di Uso e Manutenzione fornite dall’Impresa Installatrice, come prescritto da:

DECRETO 22 gennaio 2008, n. 37 comma 2
Il proprietario
dell’impianto adotta le misure necessarie per conservarne le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l’uso e la manutenzione predisposte dall’impresa installatrice dell’impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate. Resta ferma la responsabilità delle aziende fornitrici o distributrici, per le parti dell’impianto e delle relative componenti tecniche da loro installate o gestite.

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