Un innovativo sistema a celle a combustibile permette all’impianto di depurazione di Collegno della SMAT, la Società Metropolitana Acque di Torino, di produrre elettricità e calore con un milione di m3 di biogas l’anno, ottenuto trattando acque reflue di 180mila persone.

È il risultato, racconta l’ENEA sul suo canale youtube, del progetto europeo DEMOSOFC che ha permesso di installare il primo modulo cogenerativo a celle a combustibile d’Europa alimentato a biogas.

Questa tecnologia potrà generare 175 kW elettrici, ovvero il 30% dell’energia elettrica necessaria al funzionamento dell’impianto, che si traduce in minori emissioni e in un risparmio in bolletta per l’azienda di quasi 200mila euro l’anno.

Una sfida scientifica oltre che ingegneristica che richiede l’impegno comune di industria e di enti di ricerca come l’ENEA impiegata insieme ad aziende europee nello sviluppo di celle a combustibile ad ossidi solidi.

Questo sistema utilizza piastrine di materiale ceramico che lavorano a temperature intorno ai 700°C e converte l’energia chimica di qualsiasi tipo di combustibile in elettricità e calore, attraverso una reazione elettrochimica ad altissima efficienza, senza la combustione che genera gli inquinanti responsabili delle emergenze in città.

L’inaugurazione di questo sistema di celle a combustibile a biogas apre la strada a una filiera industriale tutta europea che va dalla produzione della materia prima fino alla messa in servizio, secondo i principi di un’economia sostenibile e circolare.