“Su scala mondiale bisogna fermare l’utilizzo delle fonti fossili entro il 2050, e già dal 2030 smettere di utilizzare il carbone, incentivando rinnovabili ed efficienza energetica. Passi fondamentali per non aggravare ulteriormente il cambiamento climatico e i suoi effetti. Esattamente il contrario di quello che sta facendo il nostro Governo”. Lo afferma in questo video Alessandro Giannì, Direttore Campagne Greenpeace Italia.

Di seguito le richieste avanzate da un gruppo di associazioni ambientaliste e della società civile oggetto di una petizione lanciata dalla no-profit Progressi a cui ha aderito anche Greenpeace:

  • Consentire la partecipazione alla COP21 di una delegazione di associazioni e comitati locali in difesa del territorio
  • Istituire un tavolo di confronto sui cambiamenti climatici tra le organizzazioni della società civile e le istituzioni più influenti sul modello energetico
  • Limitare drasticamente il ricorso alle fonti fossili e sostenere invece l’uso degli impianti a energia rinnovabile
  • Aumentare e migliorare la raccolta differenziata con la ricerca di nuove tecnologie pulite
  • Fondare la ripresa economica su interventi di risanamento del territorio, valorizzando le realtà, il trasporto pubblico locale, anziché su investimenti sproporzionati in grandi opere.