Il pannello a idrogeno che converte direttamente l’energia solare in “gas rinnovabile”

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L’università belga di KU Leuven ha presentato un dispositivo in grado di produrre 250 litri/giorno di idrogeno con un’efficienza del 15%. Stanno per partire i primi test sul campo.

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A una prima occhiata sembra un comune pannello fotovoltaico, ma i ricercatori dell’università belga di KU Leuven preferiscono chiamarlo pannello a idrogeno.

Si tratta di un dispositivo che converte direttamente la luce solare in “gas rinnovabile” a zero emissioni di anidride carbonica.

Il gruppo di scienziati coordinato dal prof. Johan Martens ha sviluppato una tecnologia con enormi potenzialità.

Difatti, secondo i test effettuati in laboratorio, il pannello con una superficie pari a 1,6 metri quadrati è in grado di produrre in media 250 litri/giorno del prezioso gas, con un’efficienza del 15% che, spiega una nota dell’ateneo, costituisce un primato mondiale per un apparecchio di questo tipo, costruito senza impiegare metalli rari o altri materiali particolarmente costosi.

Il pannello a idrogeno realizzato dall’università di KU Leuven – Foto © Tom Bosserez

Per produrre l’idrogeno in modo totalmente “pulito” tramite l’elettrolisi, precisa poi la nota, bisogna convertire i raggi solari in elettricità con il fotovoltaico tradizionale (18-20% di efficienza media); poi quella stessa elettricità va ad alimentare un elettrolizzatore che divide l’acqua in idrogeno e ossigeno e in quest’ultimo processo si perde ancora moltissima energia.

Il pannello realizzato dal polo bio-scientifico di KU Leuven, invece, trasforma l’energia solare e il vapore acqueo in idrogeno senza passaggi intermedi; a questo risultato si è arrivati dopo dieci anni di sperimentazioni, partendo da un’efficienza davvero molto bassa (0,1%).

Il prossimo passo è testare la tecnologia in condizioni reali di utilizzo.

A livello teorico, spiega Martens, venti di questi pannelli potrebbero fornire elettricità e calore sufficienti per passare tutto un inverno in una casa ben isolata termicamente. Così la fase iniziale del progetto-pilota sul campo prevede l’installazione di venti pannelli a idrogeno in un’abitazione totalmente elettrificata (con un mix di fotovoltaico, solare termico e pompa di calore), nella cittadina rurale di Oud-Heverlee.

E se tutto andrà bene, i ricercatori installeranno altri pannelli su un terreno vicino per collegarli alle abitazioni in cui vivono altre famiglie. L’obiettivo è valutare il funzionamento di questa soluzione tecnologica nel corso delle stagioni garantendo un adeguato accumulo energetico: l’idrogeno generato in estate sarà stoccato in serbatoi per essere utilizzato d’inverno.

Per il momento, i ricercatori non si sbilanciano in previsioni sui possibili costi commerciali del pannello né sui tempi per un’eventuale produzione su vasta scala del dispositivo. Vedremo se questo prototipo diventerà un nuovo strumento su cui contare nella transizione energetica.

Ricordiamo che in questi mesi in Europa è montato il dibattito sul ruolo da assegnare al gas nella progressiva de-carbonizzazione del mix energetico; si sta parlando molto di carburanti sintetici ricavati dalle fonti rinnovabili, come per l’appunto l’idrogeno con sistemi P2G di grandi dimensioni (Power-to-Gas: vedi qui).

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