Allarme per l’eolico in Calabria: bloccate tutte le autorizzazioni

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La decisione dell'assessore De Caprio, l'ex Ros Capitano Ultimo, anche per le pressioni di Italia Nostra.

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La Regione Calabria prova a ingabbiare l’eolico con una sospensione di tutte le autorizzazioni a nuovi progetti nel settore.

Lo conferma una nota ufficiale sul sito regionale, dove si legge che (neretti nostri): “Nelle more dell’approvazione del Piano paesaggistico della Regione Calabria, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, l’assessore regionale alla Tutela dell’ambiente, Sergio De Caprio,   ha disposto la sospensione di tutte le autorizzazioni per gli impianti eolici e gli elettrodotti, in quanto rappresentano una violenza alla bellezza della Regione e allo sviluppo del turismo”.

In attesa di capire e analizzare meglio gli sviluppi della vicenda, citiamo anche la nota di Italia Nostra, che ha promosso una petizione per chiedere lo stop agli impianti eolici in Calabria, petizione firmata dallo stesso De Caprio,  capo dell’unità Crimor dei ROS dei Carabinieri, noto noto come Capitano Ultimo e per aver arrestato Totò Riina e, da febbraio 2020, assessore regionale nella giunta di Jole Santelli, la presidente di centrodestra morta lo scorso ottobre.

Centinaia, afferma l’associazione (neretti nostri), “sono già state le adesioni all’appello con il quale Italia Nostra, in difesa del paesaggio calabrese devastato dalla colonizzazione selvaggia e pervasiva di impianti eolici, chiede, agli organi regionali competenti, di fermare (moratoria) l’approvazione di tutti i progetti di parchi eolici nella regione Calabria, già ampiamente sfruttata”.

E il deputato M5S Paolo Parentela, nel commentare la sospensione delle autorizzazioni disposta dall’assessore De Caprio, scrive su Facebook che (neretti nostri) “le fonti rinnovabili sono fondamentali per la transizione energetica dell’Italia, ma queste non devono compromettere un territorio come quello calabrese che sta subendo da troppo tempo le assenze di piani di tutela regionali”.

Parentela poi aggiunge: “Sullo stesso fronte di lotta, come deputato avevo interrogato il governo per fermare la costruzione di un parco eolico nel territorio tra Squillace e Roccelletta di Borgia, zona dall’altissimo valore archeologico e paesaggistico […]”.

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