Da Nissan a Volkswagen, le ultime scommesse per le batterie del futuro

Dalla casa giapponese la più grande installazione europea di accumulatori nuovi e rigenerati, provenienti dalle sue vetture, al servizio del fotovoltaico della Johan Cruijff Arena di Amsterdam. Intanto VW investe 100 milioni di dollari nella tecnologia “a stato solido”.

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Mentre il mercato delle batterie al litio si prepara a esplodere (vedi QualEnergia.it con le nuove previsioni di BNEF), si moltiplicano gli investimenti delle case automobilistiche nel campo dell’accumulo energetico, sia per i veicoli elettrici sia per le applicazioni di rete.

Un esempio di un mix di entrambi i mondi – auto elettrica e storage di rete, che punta anche all’economia circolare delle batterie con il loro recupero e riuso – arriva da Amsterdam, con la recente installazione nella Johan Cruijff Arena del più grande sistema di accumulo in Europa su un edificio commerciale, che sfrutta batterie nuove e rigenerate delle vetture.

Parliamo, in questo caso, di 148 dispositivi al litio provenienti dalla Nissan Leaf, il modello 100% elettrico di punta della casa giapponese, con una capacità complessiva da 2,8 MWh abbinata all’impianto fotovoltaico da 3 MW, realizzato qualche anno fa sulla copertura dello stadio olandese.

Il progetto è frutto della collaborazione tra diverse compagnie, oltre a Nissan, tra cui la società statunitense Eaton, specializzata in tecnologie per la gestione energetica, e la tedesca The Mobility House, che sviluppa soluzioni per la ricarica intelligente dei veicoli 100% elettrici.

Grazie alle batterie, evidenzia una nota, l’energia prodotta dai pannelli solari potrà essere utilizzata in un secondo momento, per coprire i picchi di domanda durante spettacoli e concerti, così come per fornire elettricità di backup riducendo la messa in funzione dei generatori diesel.

Intanto, un altro colosso dell’auto, Volkswagen, ha appena “scommesso” 100 milioni di dollari sull’azienda californiana QuantumScape, uno spin-off dell’Università di Stanford, che sta cercando di sviluppare un’innovativa batteria allo stato solido (vedi QualEnergia.it per approfondire le prospettive di questa tecnologia).

L’obiettivo, spiega una nota, è commercializzare una batteria di questo tipo entro il 2025. I suoi vantaggi rispetto agli attuali accumulatori sarebbero notevoli: più piccole, sicure, con una maggiore densità energetica, tale da garantire percorrenze molto più elevate – si parla di 750 km circa per una Golf elettrica, in confronto ai 300 km odierni – migliori prestazioni di ricarica veloce.

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