Ad aprile exploit dell’idroelettrico. E le rinnovabili vanno su

Anche grazie a 4,7 TWh prodotti dall'energia idrica nel mese di aprile, le rinnovabili in questo primo quadrimestre hanno soddisfatto il 32,8% dei consumi elettrici nazionali, contro il 30,8% di un anno fa. Cresce dell'1,7% la domanda. Ancora in sensibile diminuzione la produzione da fotovoltaico.

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A rimettere un po’ in sesto il bilancio del contributo complessivo delle rinnovabili elettriche nel mese di aprile è l’ottima produzione dell’idroelettrico: +72% rispetto all’aprile 2017.

Questo dato fa pensare come ancora una volta sono proprio le oscillazioni dell’energia idrica a fissare, in alto o in basso, quelle quote di elettricità pulita sui consumi che guardiamo sempre con una certa apprensione, visto che sono in discesa dal 2014.

Secondo i dati mensili di Terna (vedi report in basso), la domanda di elettricità ad aprile risulta in aumento, a 24,1 TWh, con un +1,5% rispetto ad un anno fa.

Come detto, lo scorso mese la produzione di energia idrica è stata particolarmente elevata, arrivando ai 4,7 TWh. Non accadeva da quattro anni. Così tutte le rinnovabili, nonostante il calo di eolico e fotovoltaico (vedi tabella) riescono a soddisfare il 42,8% della domanda contro il 36% dell’aprile 2017.

Il dato delle fonti pulite sulla produzione nazionale è invece del 49,7%. Con una generazione totale di 10,3 TWh tutte le rinnovabili crescono su base mensile del 20,4% rispetto ad aprile 2017.

Come accade solitamente con l’aumento della produzione da rinnovabili, di conseguenza, va a ridursi quella da termoelettrico (-14%). Infine aumentano un po’ le importazioni e il saldo con l’estero va a +19% rispetto ad un anno fa.

Ad aprile la punta massima in potenza si è avuto mercoledì 4, alle ore 11; è stata di 47.645 MW.

Dati del primo quadrimestre 2018

Le fonti rinnovabili nei primi quattro mesi dell’anno hanno generato 34,6 miliardi di chilowattora, 2,5 mld in più sullo stesso periodo 2017; risultano in crescita anche sul 2016 (vedi grafico).

La domanda di energia elettrica del periodo è pari a 105,6 TWh, +1,7% rispetto al periodo gennaio-aprile 2017. Diminuisce invece la produzione nazionale (-3,3%).

Il dato di aprile dell’idroelettrico consente di fissare la percentuale del contributo delle rinnovabili elettriche sui consumi nazionali al 32,8% per questa prima parte dell’anno, contro il 30,8% di un anno fa. Nel grafico le quote soddisfatte dalle rinnovabili nello stesso periodo.

Il contributo di tutte le fonti rinnovabili alla produzione elettrica nazionale è stato finora del 38,7%.

In questa parte dell’anno l’idroelettrico segna una crescita del 27,4% con quasi 3 TWh in più sul 2017. Al momento questa fonte copre il 12,6% dei consumi di energia elettrica nazionale.

Quest’ultima percentuale scende invece al 5,9% per il fotovoltaico (lo scorso anno era a 6,8% ed è inferiore persino rispetto al 2015 quando era al 6,1%). Va evidenziato, infatti, chela generazione da solare FV nel 2018 diminuisce del 12,5% rispetto al primo quadrimestre 2017.

L’eolico, che in questi primi quattro mesi aumenta la sua produzione del 10%, contribuisce al 6,9% della richiesta elettrica del periodo.

Al 5,5% sono le bioenergie e all’1,8% la geotermia, entrambi con una produzione in linea con quella del 2017.

Nel grafico la quota coperta dalle diverse fonti nel primo quadrimestre negli anni che vanno dal 2014 al 2018.

Tornando alla produzione di eolico e fotovoltaico, si vede come in questi primi mesi dell’anno abbiano insieme prodotto 13,5 TWh, cioè 200 GWh in meno del 2017. Insieme le due fonti hanno soddisfatto finora circa il 12,8% della domanda elettrica nazionale, quindi poco dell’idroelettrico.

Nel periodo gennaio-aprile 2018 la quota di idroelettrico sul totale della generazione da fonti rinnovabili è in rialzo (grafico sotto): 38,5%. Segue l’eolico con il 21,1%, il fotovoltaico con il 17,9% (nel 2017 era, nello stesso periodo, al 22,1%).

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