Direttiva sull’edilizia efficiente: via libera finale dal Consiglio Ue

Termina il processo legislativo che ha portato al nuovo provvedimento sulle prestazioni energetiche degli edifici. Contenuti in sintesi e il testo finale che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il testo.

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Con l’adozione formale da parte del Consiglio Ue di ieri, la strada è spianata per la nuova direttiva sull’efficienza energetica degli edifici (EPBD, Energy Performance of Buildings Directive), dopo che l’Europarlamento, ad aprile, aveva approvato in via definitiva il provvedimento.

La direttiva, in sintesi (vedi QualEnergia.it per maggiori dettagli sulle misure previste), punta a ridurre il consumo energetico degli immobili nuovi e di quelli esistenti, attraverso piani nazionali di rinnovamento edilizio pubblico/privato con tappe intermedie al 2030 e 2040.

L’obiettivo è de-carbonizzare gli edifici entro il 2050, avvicinandosi il più possibile al concetto di “casa passiva” che riesce perfino a produrre più energia di quella che consuma, identificata dall’acronimo inglese NZEB, near-zero energy building.

Il testo, si legge in una nota del Consiglio (neretti nostri), promuove ristrutturazioni economicamente efficienti, introduce un indicatore d’intelligenza per gli edifici, semplifica le ispezioni degli impianti di riscaldamento e di condizionamento dell’aria e promuove l’elettro-mobilità, mediante l’istituzione di un quadro per i posti auto destinati ai veicoli elettrici”.

Il provvedimento rientra nel “pacchetto clima-energia” proposto dalla Commissione Ue a novembre 2016.

La direttiva riveduta sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione. Gli Stati membri dovranno recepirla nei 20 mesi successivi.

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