Proposte per migliorare mobilità, qualità dell’aria e spazio urbano nelle città italiane

Dal rapporto "MobilitAria 2018" dodici proposte per agire in modo più incisivo sulla mobilità sostenibile: strumenti strategici di intervento e azioni e provvedimenti da realizzare. Lo studio, realizzato dal Cnr-Iia e da Kyoto Club, ha preso a riferimento 14 città italiane.

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Il Rapporto MobilitAria 2018 (vedi in basso) offre un quadro complessivo dell’andamento della qualità dell’aria e della mobilità urbana nelle 14 principali città italiane nel decennio 2006-2016.

Lo studio (121 pp.) è stato realizzato dal Cnr-Iia (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto sull’Inquinamento Atmosferico) e dal Kyoto Club, prendendo come riferimento l’area comunale di ogni Città Metropolitana.

Le città coinvolte sono Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia.

Le motivazioni alla base dello studio partono dalla considerazione che in Italia manca un luogo dove sono raccolti, in modo integrato, dati sulla mobilità urbana da mettere in correlazione con l’andamento della qualità dell’aria. Non esiste un contesto dove trovare i provvedimenti e le azioni svolte dalle amministrazioni comunali, per ragionare sui risultati, scambiando esperienze e buone pratiche.

Tra l’altro i dati sono spesso scarsi, non sistematici, senza metodi condivisi di rilevazione: questo costituisce un problema che meriterebbe una soluzione.

Per la realizzazione del Rapporto Mobilitaria sono stati raccolti dati delle quattordici città sulla qualità dell’aria, sulla mobilità urbana, con i principali provvedimenti e azioni realizzati dalle amministrazioni comunali, gli strumenti adottati (Put, Pum, Pums).

Sono state elaborate le tendenze, indici, percentuali e grafici, per consentire una valutazione degli andamenti nel decennio, poter comparare i dati delle città (tendendo conto delle rilevanti differenze) e registrare le ultime novità del 2017.

Un’efficace rappresentazione grafica con schede per ogni città e commento testuale rende immediatamente comprensibile la mole di dati raccolti.

Completa lo studio una ricognizione dei principali provvedimenti nazionali 2006-2016 nel campo della mobilità su investimenti, regole e servizi; una valutazione sulle tendenze in atto su trasporti ed emissioni di CO2 con gli obiettivi di riduzione fissati dagli accordi internazionali ed europei; una valutazione sui Piani di qualità dell’aria delle Regioni di nuova generazione: la sfida necessaria a livello europeo su emissioni dei veicoli e gas serra.

Il Rapporto si chiude con dodici proposte, sintetizzate qui sotto, per agire in modo più deciso e in scala metropolitana per la mobilità sostenibile.

Gli strumenti strategici di intervento

  1. organizzare una raccolta sistematica dei provvedimenti di mobilità nelle aree urbane – a partire dalle quattordici città metropolitane – e dei dati sulla qualità dell’aria, rumore, consumo di carburanti, emissioni di CO2, ragionando su correlazioni e risultati;
  2. ampliare il numero delle centraline nelle città metropolita-ne per avere una migliore ricognizione dei fenomeni sulla qualità dell’aria. L’obiettivo è potenziare la raccolta, analisi e ricerca sulla qualità dell’aria, i fenomeni correlati e gli effetti sulla salute;
  3. approvare un nuovo Codice della Strada. L’obiettivo è dotarsi di norme, regole e piani per decarbonizzare i trasporti, il governo della mobilità e la sicurezza stradale;
  4. tutte le città metropolitane, i comuni singoli o aggregati superiori a 100mila abitanti devono approvare i Pums entro due anni. L’obiettivo è l’approvazione dei Pums;
  5. aggiornamento del Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, previsto dal Codice Appalti, con obiettivi e target relativi alla mobilita urbana.

Azioni e provvedimenti da realizzare

  1. crescita della mobilita ciclabile (oggi al 3,3%) e pedonale (oggi al 17%), incremento delle Zone a Traffico Limitato. L’obiettivo è al 2025 far crescere al 10% la mobilità ciclabile per gli spostamenti quotidiani e al 25% la mobilità pedonale in Italia;
  2. potenziamento e innovazione per i servizi di trasporto collettivo (oggi al 13,4%). L’obiettivo è puntare al 20% di trasporto collettivo al 2025 in Italia;
  3. incremento dei servizi ferroviari di area vasta nelle città metropolitane; l’obiettivo è far crescere del 20% al 2025 gli utenti che utilizzano il trasporto ferroviario regionale e metropolitano;
  4. promozione dei veicoli elettrici; l’obiettivo è un target europeo per lo stop alla vendita di auto a combustione interna, con quote annuali crescenti pesate di mix veicoli elettrici e ibridi a partire dal 2019. Analogo provvedimento deve essere assunto in Italia per i motoveicoli;
  5. crescita della sharing mobility. L’obiettivo è arrivare al 2025 con un indice di motorizzazione di 50 auto ogni 100 abitanti in Italia;
  6. predisposizione di servizi di logistica urbana sostenibile delle merci. L’obiettivo è l’attuazione del Piano Urbano di Logistica Sostenibile all’interno del Pums;
  7. promuovere ricerca, sperimentazioni e innovazioni tecnologiche per veicoli condivisi, a guida autonoma, per il trasporto collettivo e sistemi di trasporto intelligente perché le opportunità determinate da Its ed Ict sono ampie.

Il rapporto integrale “Mobilitaria 2018” è scaricabile su www.muoversincitta.it. E’ stato curato da Anna Donati, Francesco Petracchini, Carlotta Gasparini e Laura Tomasetti.

Leggi anche articolo su QualEnergia (pagg. 78-83)

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