La Cina raggiunge l’obiettivo 2020 sulla CO2 con tre anni di anticipo

L’intensità di carbonio del colosso asiatico nel 2017 è diminuita del 45% in confronto al livello registrato nel 2005, un traguardo che era previsto per il 2020. Ora per rispettare gli impegni definiti a Parigi nel 2015, Pechino dovrà abbattere le emissioni di anidride carbonica in rapporto al Pil del 60-65% entro il 2030.

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a Cina ha raggiunto il suo primo obiettivo di riduzione della CO2 con tre anni d’anticipo. A riportare la notizia è l’agenzia di stampa nazionale Xinhua: nel 2017 il colosso asiatico ha tagliato del 46% la sua intensità del carbonio, cioè la quantità di anidride carbonica rilasciata nell’atmosfera per unità di Pil, in confronto al livello-base registrato del 2005.

Il traguardo del -45% di carbon intensity era previsto per il 2020.

Pechino, evidenzia l’agenzia, per rispettare gli impegni definiti a Parigi nel 2015, dovrà abbattere le emissioni di CO2 in rapporto al Pil del 60-65% entro il 2030, sempre nel paragone con il 2005.

Ricordiamo che la Cina, lo scorso dicembre, ha fatto partire una prima versione ridotta del mercato nazionale della CO2, sulla falsariga del sistema ETS europeo (Emissions trading scheme), coprendo il settore energetico ma lasciando fuori, per il momento, tutte le altre industrie (vedi QualEnergia.it).

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