Detrazioni fiscali: la sostituzione degli infissi abbinata al bonus mobili

Se sostituisco gli infissi esterni e i serramenti della mia abitazione, questo intervento può configurarsi, oltre che come risparmio energetico (ecobonus), anche come una ristrutturazione, così da abbinarvi anche il bonus mobili? La risposta dell'Agenzia delle Entrate.

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Per usufruire dell’agevolazione del bonus mobili è indispensabile, come spiega la Guida dell’Agenzia delle Entrate 2018 (link in basso), realizzare una ristrutturazione edilizia (e usufruire della relativa detrazione), sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.

La questione da chiarire però è: se opero una sostituzione di infissi esterni e serramenti, questo può configurarsi, oltre che come risparmio energetico (che dà diritto all’ecobonus), anche come una ristrutturazione?

L’Agenzia delle Entrate ha risposto positivamente a un quesito di un contribuente.

Pertanto, qualora si proceda alla sostituzione degli infissi, usufruendo della detrazione fiscale del 50% (per ristrutturazione edilizia), si può anche usufruire del bonus mobili, che richiede appunto quanto sopra specifciato.

Ricordiamo che il bonus mobili prevede una detrazione Irpef del 50%, da calcolare su un tetto massimo di spesa di 10mila euro per unità immobiliare e da ripartire in dieci quote annuali di pari importo.

La detrazione prevista dal bonus mobili spetta ai contribuenti che hanno iniziato la ristrutturazione del proprio immobile a partire dal 2017, e che hanno acquistato nuovi mobili, arredi, grandi elettrodomestici non inferiore alla A+ (A per i forni), mobili ad incasso, oggetto di ristrutturazione (rientrano anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati).

Come sappiamo, il bonus mobili ed elettrodomestici è stato prorogato per tutto il 2018 dall’ultima legge di bilancio. Vale per acquisti destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero edilizio iniziati non prima del 1 gennaio 2017 e per i quali si è usufruito della relativa detrazione.

L’importo da detrarre va calcolato su un tetto massimo di spesa di 10mila euro per unità immobiliare ed è da ripartire in dieci quote annuali di pari importo. La legge non ha introdotto novità sui beni agevolabili, sulle tipologie di interventi che danno diritto all’agevolazione, sulle modalità di pagamento e sulla documentazione da conservare.

In genere gli interventi per i quali si usufruisce della detrazione del 65% per il risparmio energetico non consentono di ottenere la detrazione per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Fa però eccezione oltre al citato caso della sostituzione dei serramenti (dal 2018 incentivati cin detrazione del 50% e non più del 65%) e la sostituzione della caldaia,  che rientrano anche nelle opere di manutenzione straordinaria previste tra gli interventi di recupero edilizio che consentono di accedere al bonus mobili, purché determini un risparmio energetico.
 

 

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