Edilizia sostenibile e rilancio settore costruzioni, il manifesto ANCE per le elezioni

  • 19 Febbraio 2018

ANCE, associazione nazionale costruttori edili, pubblica un documento che contiente una serie di proposte per rilanciare il settore delle costruzioni, rivolte alle forze politiche in corsa per le elezioni. Vediamo i punti principali del documento, anche per quanto riguarda la riqualificazione energetica.

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Prorogare al 2020 le detrazioni fiscali del 50% per l’acquisto di abitazioni in classe A o B, estendere il sismabonus all’acquisto di abitazioni antisismiche nelle zone a rischio 2 e 3, ed emanare i decreti attuativi per rendere operativo il Fondo per l’efficienza energetica a supporto delle fasce deboli.

Queste sono alcune delle diverse proposte che ANCE – associazioni nazionali costruttori edili – avanza alle forze politiche in corsa per le elezioni per uno sviluppo sostenibile del settore delle costruzioni in Italia.

Le due immagini di seguito riassumono in punti la visione di ANCE in merito al rapporto tra edilizia, sostenibiltà e rilancio del settore delle costruzioni:

Il nostro Paese – argomenta ANCE nel documento di proposte – ha un pesante ritardo infrastrutturale che rende urgente l’adozione di misure per accelerare la realizzazione di opere pubbliche necessarie per la qualità della vita e per la crescita.

Con delle politiche mirate che liberino gli investimenti nelle infrastrutture, semplifichino le procedure amministrative tutelando la legalità il settore potrebbe trovare un nuovo slancio trainando persino la crescita del Paese, facendo crescere il Pil di mezzo punto ogni anno, agganciando i livelli di crescita degli altri Paesi Ue e recuperando gli oltre 600mila posti di lavoro persi nel settore negli ultimi 10 anni.

A rallentare il settore, secondo l’associazione, concorre anche una burocrazia lunga e complessa che costa alle imprese circa 4,4 miliardi di euro l’anno. Un costo altissimo che costringe l’Italia al 46° posto nella classifica della Banca mondiale, che valuta la semplicità di fare business in 190 Paesi.

Inoltre, nonostante si sperasse in un nuovo slancio del settore dopo il nuovo Codice Appalti, spiega l’ANCE, dopo quasi 2 anni dalla sua entrata in vigore sono stati adottati meno di un terzo dei provvedimenti attuativi e gli obiettivi prefissati dalla legge delega non sono stati raggiunti.

In uno schema che riportiamo di seguito l’ANCE ha riassunto le criticità principali legate al nuovo Codice Appalti e le possibili soluzioni:

 

Nel manifesto ANCE ai futuri decisori politici si parla anche di manutenzione del territorio, sicurezza delle scuole e degli edifici pubblici, infrastrutture per la competitività delle città e dei territori per “lo sviluppo sociale oltre che economico del Paese”.

Per maggiori dettagli rimandiamo al documento completo dell’associazione (allegato qui sotto).

Le proposte dell’ANCE (pdf)

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