Le ragioni del prossimo calo del costo delle turbine eoliche

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Il costo medio dell’energia da fonte eolica onshore è diminuito del 25% negli ultimi sette anni, ma l'andamento delle ultime aste ci dice che questo potrebbe effettivamente dimezzarsi rapidamente. Ci sono almeno tre motivazioni che inducono gli operatori eolici a credere nella forte riduzione dei costi della tecnologia.

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L’elettricità solare ha conosciuto un crollo dei prezzi straordinario in questi ultimi 30 anni: dai 1.200 dollari al MWh di prezzo medio del 1990, siamo scesi ai 360 $/MWh medi del 2010 e ai 100 $/MWh del 2017, come ricordava un recente articolo di QualEnergia.it, pari ad una diminuzione di 12 volte

Ma chi segue da tanto tempo le vicende delle energie rinnovabili questo se lo aspettava: era solo questione di mettere a punto e aumentare la scala della produzione, per vedere crollare il prezzo dei pannelli che, in fondo, sono oggetti relativamente semplici, anche se basati su una tecnologia nuova, da un punto di vista industriale, suscettibile quindi di grandi miglioramenti.

Diverso è il discorso per le turbine eoliche: qui si tratta dell’applicazione di tecnologie molto mature, come riduttori di giri, elettronica e alternatori elettrici, a una vecchia fonte di energia, quella eolica, in cui sembrava che l’unica parte suscettibile di reali miglioramenti fosse la progettazione aerodinamica delle pale. Ma anche lì, arrivati all’optimum o quasi, il calo dei costi, si temeva, si sarebbero arrestato.

E per un po’ così è stato …

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