«Se dieci anni fa qualcuno mi avesse detto che il sistema elettrico italiano avrebbe incluso nel prossimo futuro enormi quantità di rinnovabili intermittenti e sistemi di accumulo per renderle programmabili e stabilizzare la rete, avrei pensato che fosse matto. Ora non solo credo che questo sia inevitabile, ma anche che questi temi siano un campo di studio di estremo interesse e in continuo, eccitante sviluppo»
Lo dice l’ingegner Luigi Michi, responsabile strategia e sviluppo di Terna, illustrando a QualEnergia.it i primi risultati del programma di ricerca sugli accumuli …